Andrea Pennacchi racconta il suo Shakespeare a tinte gialle

Sabato 29 marzo, alle 10.30, nella Sala delle vedute di Palazzo dei Pio, l’attore e scrittore presenta il romanzo Se la rosa non avesse il suo nome. L’ingresso è libero.

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Pennacchi Ph Sonia de Boni

Un giovane William Shakespeare, che non sa ancora di essere un poeta, in missione segreta a Padova per conto della Corona, e un corpulento soldato di mezza età che lo accoglie e lo scorta sono i protagonisti di Se la rosa non avesse il suo nome, esordio nel giallo di Andrea Pennacchi che l’attore, appassionato e studioso di Shakespeare, presenta a Carpi, sabato 29 marzo, alle 10.30, nella Sala delle vedute di Palazzo Pio. L’incontro, che fa parte della rassegna Ne vale la pena, promossa dalla Biblioteca Loria, è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Dialoga con l’autore il giornalista Pierluigi Senatore.

Se la rosa non avesse il suo nome (Marsilio, 2024) potrebbe essere una movimentate storia di cappa e spada, ambientata nella Padova centro intellettuale e mondano della Serenissima, tra preti, nobili, mezzane, maghi o sedicenti tali, uomini d’arme, studenti e teste calde. Se non fosse che il giovane Shakespeare, incaricato di ritrovare e riportare in patria un inglese scomparso, si trova in mezzo a una disputa di potere e amore, quella tra i Montecchi e i Capuleti. La missione si trasforma così nella prima indagine del Bardo, vittima e risolutore della vicenda d’amore, morte e balconi che tutti conosciamo con il nome di Romeo e Giulietta.

Il prossimo appuntamento con Ne vale la pena sarà giovedì 22 maggio, con la scrittrice Helga Schneider.

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