Assemblea pubblica a Fossoli per fare il punto sull’agrivoltaico

La situazione delle richieste di installazione di impianti agrivoltaici nel territorio carpigiano, lo stato di avanzamento degli iter autorizzativi, l’approfondimento sulle norme di legge, nazionali e regionali, che governano le installazioni stesse. Sono gli argomenti al centro dell’assemblea pubblica con i cittadini di Fossoli che si svolgerà lunedì 31 marzo, alle 21, al circolo La Fontana. All’assemblea parteciperanno il sindaco Righi, l’assessore all’Urbanistica Di Loreto, l’assessore a Sostenibilità e transizione energetica Pedrazzoli. Nelle scorse settimane a tenere banco è stato Cascinetto, il primo impianto agrivoltaico pronto a decollare a Carpi coi suoi 30 ettari di estensione ma questo non è che uno dei 13 presentati nella nostra città e attualmente in iter autorizzativo. Complessivamente stiamo parlando di circa 2.900.000 metri quadri (290 ettari), di cui 264 concentrati nella zona di Fossoli.

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La Giunta Comunale ha approvato i criteri per stabilire le misure di compensazione ambientale e territoriale relative alla realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica sul nostro territorio.

Nelle scorse settimane a tenere banco è stato Cascinetto, il primo impianto agrivoltaico pronto a decollare a Carpi coi suoi 30 ettari di estensione ma questo non è che uno dei 13 presentati nella nostra città e attualmente in iter autorizzativo. Complessivamente stiamo parlando di circa 2.900.000 metri quadri (290 ettari), di cui 264 concentrati nella zona di Fossoli. Un cambiamento potenziale di dimensioni tali da stravolgere radicalmente il profilo del paesaggio e la destinazione agricola di queste aree.

Per “concentrazione, estensione, contiguità territoriale e connessione alla medesima cabina primaria di trasformazione” questi impianti, si legge nella delibera di Giunta, determineranno “importanti effetti e impatti cumulativi”.

Qualche esempio? Dalla “perdita dei caratteri identitari e visivo-percettivi del paesaggio rurale alla parziale sottrazione di superfici destinate a produzioni agricole e la modifica strutturale dei servizi ecosistemici che il territorio agricolo offre… Dalla modifica strutturale degli habitat e degli areali preesistenti occupati dalla fauna locale ai rischi ambientali residui dovuti a eventuali incidenti che possono comportare la contaminazione di acqua, suolo, aria…”.

Dopo la storica bocciatura, avvenuta lo scorso 27 febbraio, da parte del Consiglio Comunale della variante urbanistica con apposizione di vincolo espropriativo necessaria alla realizzazione di un elettrodotto e propedeutica alla nascita dell’impianto agrivoltaico Cascinetto targato Sonnedix Leonardo Srl, il civico consesso ha contestualmente approvato una mozione in cui invitava la Giunta, nel caso la Conferenza dei servizi autorizzasse il progetto, bypassando di fatto i poteri del consiglio, “a massimizzare l’indennizzo da richiedere ai proponenti e che tali entrate fossero poi destinate al territorio sul quale sorgono gli impianti”. Richiesta che la Giunta non ha rispedito al mittente: le compensazioni, si legge nell’atto della squadra del sindaco Righi, verranno “determinate con riferimento al contributo massimo previsto dalla normativa del 3% dei proventi, comprensivi degli incentivi vigenti, derivanti dalla vendita dell’energia prodotta dall’impianto”. Inoltre per il calcolo del valore delle compensazioni si procederà “attualizzando la vendita dell’energia a 30 anni, con un prezzo di 85 euro al MWh, il che consente di ottenere circa 31mila euro a MW, fra i più alti nel panorama nazionale”.

Le misure compensative, realizzate “direttamente dal Comune a fronte della corresponsione del contributo”, consisteranno in “interventi di miglioramento ambientale e di efficientamento energetico” soprattutto nei centri abitati più prossimi agli impianti. A titolo di esempio, potranno essere realizzati impianti fotovoltaici su edifici pubblici ai fini dell’autoconsumo, opere di efficientamento energetico di edifici pubblici e dell’illuminazione pubblica, progettazione e costituzione di comunità energetiche, interventi di forestazione per la mitigazione dell’inquinamento atmosferico, ampliamento o nuova realizzazione di oasi naturalistiche, ampliamento e manutenzione di parchi e giardini a servizio della collettività, mobilità sostenibile.

La corsa all’agrivoltaico rappresenta il grande affare del momento e di certo massimizzare i costi delle compensazioni non sarà un disincentivo per i grandi gruppi – e fondi – che vi stanno dietro ma cercare di strappar loro il miglior prezzo possibile per tentare di arginare i danni è davvero il minimo. Il massimo sarebbe riuscire a fermare questa incontrollata corsa all’oro 2.0 che si traduce nella perdita del bene tra i più preziosi, il suolo. Attendiamo di sapere quale sarà il responso della Conferenza dei Servizi su Cascinetto con l’auspicio che la stroncatura del consiglio comunale abbia smosso qualcosa. Nel frattempo per fare il punto sulla situazione lunedì 31 marzo, alle 21, al circolo La Fontana di Fossoli, si terrà un’assemblea pubblica insieme a cui parteciperanno il sindaco Riccardo Righi, l’assessore all’Urbanistica Alessandro Di Loreto, l’assessora a Sostenibilità e transizione energetica e Ambiente Serena Pedrazzoli e i tecnici del settore per rispondere a domande e dubbi dei cittadini. “Ci stiamo muovendo – afferma il sindaco – per ottenere ricadute il più possibile positive per il nostro territorio dall’impatto di questi impianti che, a causa del vuoto normativo nazionale, come Comune non possiamo regolare. Per questo, l’assemblea di lunedì 31 marzo sarà un momento importante di confronto e di ascolto dei cittadini”.

Un appuntamento che si annuncia decisamente caldo…

Jessica Bianchi

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