Capodanno in Piazza Martiri e botti, “non è stata fatta nessuna multa”

Certo sentir parlare del passato Capodanno sul finire di febbraio potrebbe strappare un sorriso ma si sa i tempi di risposta dell’amministrazione alle interrogazioni presentate dai consiglieri comunali non sono mai propriamente celeri. Ieri sera, giovedì 20 febbraio, l’assessore Paola Poletti è intervenuta in aula sul mancato rispetto dell’ordinanza relativa al divieto di utilizzare petardi e fuochi d’artificio denunciato dalla consigliera di Fratelli d’Italia, Federica Boccaletti. “L’amministrazione e il corpo di Polizia locale hanno adottato un approccio mirato alla prevenzione. L’adozione di misure sanzionatorie avrebbe rischiato di generare tensioni difficili da gestire sotto il profilo dell’ordine pubblico pertanto non sono state elevate sanzioni”.

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Certo sentir parlare del passato Capodanno sul finire di febbraio potrebbe strappare un sorriso ma si sa i tempi di risposta dell’amministrazione alle interrogazioni presentate dai consiglieri comunali non sono mai propriamente celeri.

Ieri sera, giovedì 20 febbraio, l’assessore Paola Poletti è intervenuta in aula sul mancato rispetto dell’ordinanza relativa al divieto di utilizzare petardi e fuochi d’artificio denunciato dalla consigliera di Fratelli d’Italia, Federica Boccaletti. Ordinanza “rimasta lettera morta”, dal momento che, prosegue Boccaletti, il “centro storico è stato teatro di un’esplosione incontrollata di botti, andata avanti a lungo e che ha spaventato le famiglie, le persone presenti in centro, oltre ai residenti e ai loro animali domestici”. Chi ha fatto controlli? Sono state elevate multe? Ha domandato la consigliera che ha lamentato anche la mala gestione dei festeggiamenti previsti a Palazzo Pio: “Molte persone, che avevano scelto di trascorrere il Capodanno in uno dei luoghi simbolo della nostra città, non hanno potuto farlo a causa di una gestione inadeguata degli spazi e delle presenze. Questo ha generato frustrazione e ha vanificato ogni possibilità di godere di una serata culturale e festosa. Chi ha deciso di andare coi bambini è stato poi messo in fuga dai botti, petardi e dalla confusione generatasi, che ha spaventato i più piccoli”.

Accuse che Poletti respinge al mittente: “L’amministrazione comunale, così come il corpo di Polizia locale, è stata impegnata a garantire il rispetto delle norme e della sicurezza adottando un approccio mirato alla prevenzione. L’ordinanza comunale è stata diffusa tramite i canali istituzionali per informare tempestivamente la cittadinanza circa i divieti in vigore. Sono state 14 le chiamate alla Polizia Locale nei giorni precedenti e successivi il 31 dicembre nei quattro comuni dell’Unione per segnalare botti ma gli agenti non sono stati in grado di individuare i responsabili poiché al loro arrivo si erano già allontanati.

La PL ha inoltre effettuato nei giorni precedenti i festeggiamenti 13 controlli nelle rivendite di botti mentre tra il 31 dicembre e il 1° gennaio si è concentrata sulle attività di contenimento e prevenzione anziché su un’azione repressiva”. La ratio di tale scelta? “L’adozione di misure sanzionatorie – prosegue Poletti – avrebbe rischiato di generare tensioni difficili da gestire sotto il profilo dell’ordine pubblico pertanto non sono state elevate sanzioni. In piazza vi era un forte dispiegamento di forze dell’ordine per garantire il massimo livello di sicurezza e sono stati messi in atto interventi di dissuasione”.

Sulle famiglie rimaste fuori dalle sale del Castello invece Poletti spiega come “oltre a dover rispettare i limiti di capienza dettati dalle norme di sicurezza”, il format fosse nuovo e pertanto “non fosse né semplice né scontato immaginare preventivamente che tante persone sarebbero intervenute rinunciando ai festeggiamenti più classici, come i cenoni. E’ stata una scommessa vinta, andata oltre le più rosee previsioni e dunque ne faremo tesoro per approntare la prossima edizione”.

Risposte che non hanno soddisfatto la consigliera di FdI: “ben vengano le azioni preventive – ha chiosato – ma il fatto che non sia stata comminata nemmeno una multa di fronte a quanto accaduto mi lascia alquanto perplessa. Infine mi domando come si possa organizzare una festa rivolta alle famiglie senza considerare che possa attirare tante persone. Perché farla in caso contrario? Avreste dovuto essere pronti ad accogliere un afflusso importante poi, in caso vi fosse stata meno partecipazione, la macchina avrebbe funzionato comunque. Invece vi siete mossi in direzione contraria e le cose non sono andate affatto bene”.

Spiace assistere per l’ennesima volta alla solita e strenua difesa del proprio operato senza mai riconoscere ad alta voce che qualcosa sia andato storto. E chi era in piazza quella sera sa di cosa stiamo parlando…

Jessica Bianchi

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