Il Carpi cade ad Ascoli al termine di una prova dai due volti: timido e impreciso per 70 minuti, coraggioso ma sfortunato nel finale. Un venerdì sera che non porta punti e lascia i tifosi carpigiani con ben più di un rimpianto.
L’avvio di gara sorride ai marchigiani, scesi in campo più determinati e incisivi. Dopo un paio di interventi decisivi di Sorzi, i padroni di casa sbloccano il risultato al 18’: Varone è lesto a calciare di controbalzo la respinta dell’estremo difensore emiliano, trovando il fondo della rete. Il vantaggio galvanizza l’Ascoli, che insiste ma non riesce a raddoppiare prima del duplice fischio.
Nella ripresa ci si attende una reazione del Carpi, ma sono ancora i bianconeri ad andare a segno: al 49’ Carpani trova il raddoppio con un colpo da veterano. Il 2-0 sembra chiudere la partita, ma rappresenta invece la scossa capace di risvegliare, finalmente, gli ospiti. Ne nasce un assedio di 25 minuti: prima Gerbi sfiora il palo e 10′ più tardi, grazie anche alla spinta dei nuovi ingressi, il Carpi accorcia le distanze. Un cross di Saporetti viene intercettato con il braccio da Curado: per il direttore di gara non ci sono dubbi nel decretare il calcio di rigore. Dal dischetto Cortesi spiazza Raffaelli, riaprendo il match. L’Ascoli accusa il colpo e arretra, mentre il Carpi continua a premere. Al 93’ arriva l’occasione del pari: su punizione di Stanzani, Saporetti prolunga di testa per Sall, che da pochi passi non inquadra lo specchio della porta. E’ l’ultima chance di una serata amara che non permette di completare la rimonta. Una sconfitta difficile da digerire, che accorcia ulteriormente la classifica nella parte destra della classifica del Girone B. Domenica, al “Cabassi” contro un Pescara ancora legittimamente animato da velleità di primato, un Carpi ancora alla ricerca di continuità, dovrà provare a riscattarsi per non rischiare di esser risucchiato in zona playout.