Alessandro, giovane cantautore carpigiano, fresco di sfida ad Amici di Maria de Filippi, torna con Ego, il suo nuovo singolo, in uscita il 31 gennaio per Honiro Label. Un dialogo con se stesso, dal ritmo energico e travolgente, insomma… Ego spacca.
Un giorno all’improvviso hai capito che questa era la tua strada o ti ci è voluto tempo per capirlo e quanto? “Ci ho messo un po’. Mi è sempre piaciuto cantare ma poi, durante il primo lockdown, chiuso in casa, ho provato a suonare la chitarra utilizzando qualche tutorial su YouTube. Il lockdown è finito ma io non ho più smesso di suonare” sorride Alessandro Rustichelli, su Instagram@solo.alessandro_ ,21 anni ma testa ben appoggiata sulle spalle e tantotalento. Talento che non è passato inosservato al suo insegnante Nicholas Merzi, che lo ha trovato interessante fin dalla prima lezione di chitarra. “Canti anche?” gli ha chiesto. Una domanda che fa a tutti ma, appena sentita quella voce così espressiva ed emozionante che cantava parole così intime e sincere, non ha esitato un istante e gli ha propostosubito di lavorare insieme.
Qual è stato lo step successivo? “Ho iniziato a studiare canto seriamente e a scrivere sempre più canzoni. Grazie all’aiuto del vocal coach Pachy Scognamiglio, mi sto concentrando non solo sulla tecnica vocale, ma su una visione della musica a 360 gradi, lavorando anche sulla parte emotiva e sulla mia identità artistica, che secondo me è un aspetto fondamentale. Nel mio caso, dato che le canzoni nascono chitarra e voce, ci tengo molto che questi due strumenti restino in primo piano. Abbiamo inviato i primi “provini” al produttore Alessandro Fava, che ha sposato il progetto praticamente da subito e così, dopo due anni di lavoro in studio per cercare il giusto sound, l’8 marzo 2024 è uscita la mia prima canzone Sabbia e Briciole”.
E Sabbia e Briciole è piaciuta, tanto che è stata inserita nella playlist editoriale di Spotify “Scuola Indie”. Non solo, dopo quattro giorni, Alessandro è stato contattato da Honiro Label, storica etichetta romana, divenuta famosa per aver lanciato nomi come Gemitaiz, Shiva e Ultimo. “Firmare con un’etichetta discografica è un passo importante e ci ho riflettuto parecchio valutando tutti gli aspetti. Poi siamo andati a Roma a conscerli di persona, ci siamo trovati bene ed è iniziata la collaborazione”. A luglio è arrivata un’altra occasione importante: il primo provino per il talent Amici di Maria De Filippi. “Intanto continuavo a lavorare a testa bassa per preparare altri brani e costruire il percorso” e, il 22 novembre, è uscito il secondo singolo Due Comici, dalla forte intensità emotiva, dedicato all’amore che rende vulnerabili, così ingenui nell’usare il cuore da sembrare due comici che forse hanno solo paura.
A metà dicembre , mentre si trovava a Roma per un live e per lavorare al materiale promozionale di Ego, arrivó la chiamata della redazione di Amici per il secondo provino. “Non avevo alte aspettative ma quel giorno nessuno ha preso due “semafori verdi” come me. In generale ho poca autostima, ma dal punto di vista musicale credo molto in me e a quello che faccio”. Rientrato a Carpi e passate le feste, ecco arrivare la telefonata e la convocazione ufficiale. Il 10 gennaio Alessandro va in sfida nel pomeridiano di Amici per contendere il posto a Mollenbeck e canta Let her go di Passenger ricevendo i complimenti di Charlie Rapino.
“Non ho vinto ma è stata un’esperienza pazzesca e me la porterò dentro per tanto tempo. Dopo aver suonato e cantato davanti a una telecamera, in una situazione così importante, riesco a godermi molto di più i contesti più intimi, in cui devo suonare davanti a un pubblico vero, senza farmi prendere dallo stress e dal nervosismo”.
Che tipo di cantautore sei? “Ho iniziato immergendomi nella musica di Ed Sheeran durante il lockdown, poi ho scoperto il suono della chitarra del musicista spagnolo Guitarricadelafuente, ho ascoltato tanto cantautorato anni Duemila, da Max Gazzé a Nicolò Fabi fino a Daniele Silvestri e sto riprendendo tutta la produzione di Lucio Dalla. In generale ascolto tantissima musica perché fa bene prendere spunto anche da cose lontane da quelle che fai tu”.
Nella tua musica c’è il tuo mondo interiore che tanti giovani della tua età condividono. Quanto è difficile scrivere i testi? “Io non sono la persona più estroversa e socievole del mondo e non sono un chiacchierone. Sono molto riservato, ma anche tenere tutto dentro è complicato. Scrivere mi aiuta e oggi, grazie alla musica, mi sento cresciuto come persona, oltre che come artista”.
Cosa può fare chi ti vuole sostenere? “Ascoltare le mie canzoni. Se la mia musica piace e trasmette qualcosa, spero che possa essere d’aiuto in questo periodo storico in cui noi giovani facciamo fatica a esternare certe cose. Se qualcuno si ritrova nei miei testi mi fa piacere”.
I tuoi genitori sono tuoi supporter? “Non è facile trovarne così. Ovviamente non andiamo sempred’accordo, ma non mi hanno mai posto degli ostacoli. Quando tuo figlio dal nulla ti dice che nella vita vuole fare musica, la prima reazione potrebbe essere sottolineare che non è una strada sicura, che ci vuole un piano b, che andare a Milano da solo è rischioso… Sono piccole cose, forse banali, ma a me non sono state dette e per questo sarò loro grato per sempre”.
Al futuro ci pensi? “Non posso sapere cosa accadrà. Mi basterebbe vivere una vita normale facendo musica. Negli ultimi anni è una delle poche cose che mi fa stare davvero bene”.
Sara Gelli