Grande successo per la mostra Lorenzo Bonechi. Il codice del sacro a Soliera

Oltre duemila visitatori al Castello Campori. Molte presenze anche da fuori regione.

0
141

Si è chiusa con grande successo la mostra Lorenzo Bonechi. Il codice del sacro, ospitata dal Castello Campori di Soliera dal 5 ottobre 2024 al 6 gennaio 2025. L’evento, promosso dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, con la collaborazione dell’Archivio Lorenzo Bonechi e della Galleria d’arte Il Ponte, il sostegno della Regione Emilia-Romagna e il contributo di Esselunga e Le Gallerie, ha attratto oltre 2.000 visitatori, molti provenienti da fuori regione.

La retrospettiva, curata da Antonio Natali e Giovanni Bonechi, figlio dell’artista, ha celebrato il trentennale della scomparsa di Lorenzo Bonechi (1955-1994), figura di spicco della pittura contemporanea italiana. Con trenta opere in esposizione, tra cui dipinti, tempere, disegni e materiali d’archivio, il percorso espositivo ha messo in luce la ricerca artistica di Bonechi, profondamente radicata nella tradizione toscana e nella sacralità della vita.

La mostra ha rappresentato un’opportunità unica per far conoscere Soliera e il suo patrimonio culturale. In una suggestiva cornice medievale che è diventata negli anni un punto di riferimento per l’arte contemporanea, il Castello Campori ha accolto una platea variegata di appassionati d’arte e turisti. Le opere esposte hanno offerto uno spaccato completo della carriera di Bonechi, dal disegno alle tecniche calcografiche, fino ai dipinti di grande formato e alle tempere su carta. Gli accostamenti stilistici dell’artista, che spaziano dalle suggestioni bizantine alla pittura del Trecento e Quattrocento, sono stati presentati attraverso un allestimento studiato per coinvolgere i visitatori.

“Le opere di Bonechi – ha dichiarato la sindaca Caterina Bagni – hanno irradiato una loro personale capacità di coinvolgere il pubblico. Il buon esito della mostra certifica l’importanza di iniziative culturali di alto livello nel promuovere i linguaggi dell’arte contemporanea e, attraverso di essi, rendere attrattivo il nostro Castello dell’Arte come punto di riferimento per ulteriori appuntamenti di prestigio culturale”.

Con ingresso gratuito e un ricco calendario di visite guidate e laboratori per famiglie, la mostra ha dimostrato che l’arte è un linguaggio universale, capace di parlare a pubblici diversi, e ha offerto un’ulteriore, preziosa occasione di incontro con l’opera di un artista all’interno del percorso avviato dalla Fondazione Campori nel 2018 e declinato in questi anni tra arte e fotografia contemporanea.

clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp