Belluno costruisce un muro di fronte alla porta difesa da Rossa, lasciando al Carpi solo il rifornimento sugli esterni. Gli emiliani però si accaniscono sulle vie centrali, forzando tiri che si spengono alti sopra la traversa o si smorzano tra le braccia dell’estremo difensore. Si arriva così al +7 firmato da Chiriaco al 23’. Agazzani prova a cambiare qualcosa nella retroguardia, chiamando la difesa alta su Guerrero e una marcatura a uomo su Argentin, ma non interviene modificando l’offensiva che rimane poco prolifica. Al 29′ del primo tempo il Carpi non ha ancora raggiunto la doppia cifra, quando Sortino realizza la rete del 15 a 8, per converso i veneti proprio sullo scadere allungano addirittura sul +8.
In avvio di ripresa Carpi finalmente innesca le ali e al 38’ con Bandini, servito sulla corsa da El Sabbagh, porta il risultato sul 16 a 12. Al fine di incidere maggiormente sul fianco della difesa avversaria, anche Sebastian Carabulea da terzino viene spostato sull’esterno. La mossa si rivela vincente, perché è proprio il 7 biancorosso a mettere a segno la rete del 24 a 23 che al 55’ riapre la partita. La seconda fase per Belluno costringe Leonesi ad un fallo da rigore su Marchesino. Villarroel d’altra parte compie un grande parata che sembra far svoltare il match in favore dei modenesi. Poi però una tempestiva fischiata ai danni di El Sabbagh, reo di non aver rispettato la distanza su una rimessa in gioco, condanna il Carpi all’inferiorità numerica per gli ultimi due minuti di gara. I padroni di casa hanno allora gioco facile per distendersi fino al 27 a 23 finale.
Belluno vince con merito, mentre ai carpigiani rimane il rammarico di aver regalato agli avversari tutto il primo tempo.
