Violenza sui sanitari, più sicurezza nei contesti assistenziali critici

Al Pronto Soccorso di Carpi sono state adottate ulteriori misure come, per esempio, l’attivazione di una risorsa aggiuntiva in supporto al triagista dedicata alla gestione delle telefonate in arrivo, l’assegnazione di una guardia giurata di vigilanza h24 e una serie di strumenti a supporto del personale come gruppi di ascolto condotti dallo psicologo del lavoro, dal medico competente e dal responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e una formazione dedicata.

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Per prevenire e tutelare operatori e professionisti sanitari e volontari del soccorso dal rischio di aggressioni nelle strutture sanitarie, l’Azienda Usl di Modena, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e l’Ospedale di Sassuolo Spa hanno previsto diversi interventi tecnologici e organizzativi. In occasione dell’ultima Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena è stato fatto il punto sul percorso, ribadendo come la tutela del lavoro dei sanitari modenesi sia tema centrale per tutti i Sindaci. Ospedali, Pronto Soccorso, Centri di Salute Mentale, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Baggiovara, Ambulatori di Continuità Assistenziale e Cau, sono i luoghi sui quali si concentrano le principali misure di miglioramento: l’obiettivo è creare un’uniformità di dotazioni tecnologiche e condizioni di sicurezza nei contesti assistenziali più critici. A queste azioni si aggiungono attività formative per i dipendenti e campagne di sensibilizzazione del cittadino al rispetto verso chi cura, che nei prossimi mesi saranno incrementate.

Formazione del personale – AUSL, AOU e Ospedale di Sassuolo Spa hanno avviato percorsi specifici di formazione per tutto il personale dedicati alla prevenzione e gestione degli episodi di violenza con un focus anche sulla normativa vigente. In Ausl Modena il corso – organizzato in diverse edizioni – ha visto dal 2019 al 2024 l’adesione di 1751 lavoratori.

Supporto ai lavoratori vittime di aggressione – Gli uffici legali delle tre aziende sanitarie forniscono consulenza e supporto agli operatori vittime di aggressione, sia fisica che verbale. È stato introdotto, già da alcuni anni, anche un servizio di supporto psicologico e medico ai lavoratori coinvolti in episodi di aggressione.

Tavolo di lavoro con Prefettura, Questura e Forze dell’Ordine – AUSL, AOU e Ospedale di Sassuolo Spa sono periodicamente chiamati a partecipare al tavolo di lavoro con Prefettura, Questura e Forze dell’Ordina per discutere e condividere criticità, azioni di miglioramento ed eventuali proposte per il futuro, compresi possibili protocolli d’intesa.

Gli interventi strutturali, tecnologici e organizzativi sulle sedi sanitarie

Al Pronto Soccorso di Carpi sono state adottate ulteriori misure come, per esempio, l’attivazione di una risorsa aggiuntiva in supporto al triagista dedicata alla gestione delle telefonate in arrivo, l’assegnazione di una guardia giurata di vigilanza h24 e una serie di strumenti a supporto del personale come gruppi di ascolto condotti dallo psicologo del lavoro, dal medico competente e dal responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e una formazione dedicata.

Centri di Salute Mentale – Dopo la verifica delle condizioni di sicurezza, in base alla conformazione della struttura, la tipologia di pazienti e gli eventuali casi di aggressione registrati, sono state adottate diverse misure tecnologiche di miglioramento tra cui l’installazione di telecamere di videosorveglianza (le ultime sedi che stanno completando l’attivazione sono il CSM di Sassuolo, i Sert di Carpi e Vignola); pulsanti/telefoni per chiamate rapide di emergenza; in alcune sedi, impianti antintrusione.

CAU e Ambulatori di Continuità Assistenziale – Installate telecamere di videosorveglianza o videocitofono e pulsanti/telefoni per le chiamate rapide di emergenza. Ulteriore garanzia di sicurezza è la limitazione dell’accesso diretto conseguente all’attivazione del numero unico provinciale di CA, con l’assegnazione al paziente di un orario definito per l’accesso.

Dispositivo “uomo a terra” – Attivo nei contesti lavorativi di Ausl dove è presente in turno un solo operatore, invia un messaggio di allarme,  collegato alla centrale operativa della vigilanza che lancia l’allerta, su una postazione fissa sempre presidiata, per un intervento tempestivo in caso di aggressione o malore/infortunio. Già attivato nei laboratori analisi a Carpi e Mirandola, per gli ospedali dell’Aou al momento non ne sono presenti, ma viene sistematicamente valutata la necessità di applicazione in contesti critici.

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