Sono partiti lunedì 9 dicembre gli scioperi per la rivendicazione del contratto nazionale metalmeccanici industria nel distretto di Carpi. In questi giorni hanno incrociato le braccia i lavoratori e le lavoratrici di diverse aziende tra cui Angelo Po, Emmegi, Zadi, Federal Mogul, Elumatec, Goldoni Keestrack e altre più piccole per un bacino totale di oltre 1.500 metalmeccanici. Gli scioperi sono proclamati dalla Rsu Fiom Cgil e nel caso della Federal Mogul congiuntamente dalle Rsu Fiom Cgil e Fim Cisl. Gli scioperi articolati vanno dalle quattro ore su un’unica giornata fino a un’ora al giorno dal lunedì al venerdì per tutta questa settimana.
“Abbiamo messo in campo questa modalità – affermano le Rsu delle aziende citate – per far capire alle imprese e a Federmeccanica-Assistal che la piattaforma da discutere è quella votata da quasi il 98% delle lavoratrici e lavoratori: non ne accetteremo nessun altra, vogliamo il contratto perché per noi rappresenta il momento in cui possiamo migliorare la nostra vita lavorativa dentro e fuori i luoghi di lavoro. Il contratto per noi rappresenta la via maestra, il momento in cui possiamo rivendicare migliori diritti, salario e migliori condizioni per chi entra nel mondo del lavoro”.
“Siamo molto soddisfatti delle adesioni allo sciopero – affermano Manuele Pelatti e Leopoldo Puca della Fiom Cgil di Carpi – questo ci dimostra ancora una volta che il tema contratto resta il punto cardine tra i metalmeccanici, in un periodo di incertezza e difficoltà economiche dovute in primis all’inflazione che ha sfiancato milioni di famiglie, mentre la maggior parte delle imprese ha continuato a fare profitti e a distribuire dividendi agli azionisti: è forse sbagliato richiedere una redistribuzione di questi profitti? Per noi assolutamente no”.