Il cavalier Gian Fedele Ferrari è spirato nella notte. Aveva 90 anni. Imprenditore di successo nel campo della moda, con il suo storico maglificio Sicem fondato insieme alla moglie Silvana Busani, ha guidato la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per tredici anni e tre mandati, a partire dal 2001.
“Con grande dolore e profonda tristezza – commenta Mario Arturo Ascari, Presidente della Fondazione CR Carpi – abbiamo appreso della scomparsa del Cavaliere del Lavoro Gian Fedele Ferrari, che ha ricoperto con passione e visione il ruolo di Presidente della Fondazione CR Carpi dal giugno 2001 al maggio 2014. Sotto la sua guida, la Fondazione ha vissuto un periodo di straordinario sviluppo, rafforzando il proprio impegno verso il territorio e diventando un motore di innovazione, cultura e solidarietà. Particolare attenzione è stata dedicata al potenziamento della sanità locale, con interventi significativi come l’avvio del reparto di radioterapia presso l’Ospedale Ramazzini di Carpi, una struttura fondamentale che ha reso possibile offrire trattamenti oncologici avanzati direttamente sul territorio, migliorando così la qualità della vita di molti pazienti e delle loro famiglie.
Tra altre sue intuizioni più lungimiranti ricordiamo l’acquisizione e il recupero dell’Auditorium San Rocco, strappato all’incuria del tempo e trasformato in un importante spazio culturale a disposizione di tutta la collettività e l’acquisizione della vasta area verde di Parco Santacroce. Fu inoltre grazie alla sua visione che venne ideata e creata la Casa del Volontariato, una grande struttura pensata per accogliere e valorizzare le numerose realtà di volontariato del nostro territorio. Dopo il sisma del 2012, in risposta ai bisogni dei comuni di Novi di Modena e Soliera ha reso possibile dotare quei territori di nuovi spazi culturali dedicati alla comunità, da cui sono nati il PAC (Polo Artistico Culturale) di Novi e l’Habitat di Soliera, due realtà che oggi rappresentano punti di riferimento per la diffusione della cultura e l’aggregazione sociale. Sotto la sua presidenza, gli organi della Fondazione hanno promosso progetti trasversali di grande utilità sociale, con un’attenzione particolare alla diffusione e alla valorizzazione dell’associazionismo locale. Il Cavaliere ci lascia un esempio di leadership illuminata e un’impronta indelebile non solo nell’istituzione che ha guidato, ma in tutta la nostra comunità. A nome mio personale e di tutta la Fondazione, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla sua famiglia e il nostro profondo riconoscimento per l’opera straordinaria che ha saputo realizzare”.
Il funerale si terrà mercoledì 4 dicembre, in forma strettamente privata, presso la Chiesa di Santa Croce.