Doveva essere soltanto uno il vincitore del premio Young International Trade Specialist istituto da ARcom Formazione e invece sono stati tre i professionisti del commercio internazionale e del diritto doganale Under 35 a salire sul podio. Tra loro anche la dottoressa in Giurisprudenza carpigiana 27enne Maria Francesca Zaccara. Specializzata in diritto doganale, Maria Francesca lavora da un anno nell’azienda di famiglia, la Samaped, fondata 43 anni fa dal nonno Franco Mestieri. “Un riconoscimento – spiega la professionista – di cui sono orgogliosa e che è giunto in modo davvero inaspettato. La dimostrazione di come il percorso di formazione che sto compiendo sul campo, in azienda, sia prezioso per la mia crescita non solo umana ma anche professionale”.
La premiazione si è svolta il 15 novembre, all’Hotel Excelsior Gallia di Milano, in occasione del Forum del Commercio Internazionale, un evento unico nel suo genere in Italia, poiché capace, in una sola giornata, di riunire imprese, istituzioni nazionali e internazionali, opinion maker e media per confrontarsi sugli equilibri geopolitici in costante evoluzione, sui più recenti sviluppi del commercio internazionale e su tutte le novità che interessano il settore doganale. A conquistare la giuria di ARcom Formazione è stato il paper di Maria Francesca intitolato Un Regolamento per domarli e nella sostenibilità incatenarli – Il paradosso del drafting legislativo europeo non-sostenibile e dedicato alle problematiche legate alla difficoltà di comprensione – e alla conseguente applicazione – dei regolamenti europei.
Il titolo, lo avranno colto immediatamente gli appassionati del genere fantasy, parafrasa quella di J.R.R. Tolkien ne Il Signore degli Anelli, “la cui trama – si legge nella premessa del contributo accademico della Zaccara – si potrebbe riassumere nelle vicissitudini affrontate da alcuni abitanti della Terra di Mezzo per sconfiggere il Nemico, un Oscuro Signore il cui potere viene alimentato dall’Unico Anello, forgiato per domare, trovare, ghermire e incatenare gli altri Anelli donati ai Re che governano quella Terra”. Lungi dall’intento dell’autore il voler paragonare l’Unione Europea e i suoi Regolamenti all’antagonista della vicenda, il sottile – quanto provocatorio – confronto si sposta invece sul “piano della percezione da parte dei fruitori di tali Regolamenti, gli operatori economici. Una percezione negativa e spesso distorta che rischia di compromettere il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità tanto ambiti dalle istituzioni europee: cosa accade se – nel comunicare tramite le leggi agli operatori economici – questi sono più impegnati a comprendere se siano compatibili alla propria realtà commerciale che motivati ad adeguarvisi in virtù dei benefici che dovrebbero apportare all’umanità? Qualcuno scrisse che il fine giustifica i mezzi, ma nel commercio internazionale i mezzi sono la conditio sine qua non per raggiungere un fine. Se quel fine è sensibilizzare alla sostenibilità non solo i Paesi membri dell’Unione Europea ma – tramite essi – anche i Paesi con cui intrattengono relazioni commerciali, un Regolamento privo di alcune accortezze legislative verrà percepito come un Anello che mira a ghermire gli ordinamenti altrui, a costo di indebolire il proprio”. Il taglio originale e di tolkeniana memoria scelto da Maria Francesca le ha fatto guadagnare non solo un attestato ma anche la possibilità di partecipare gratuitamente a un Master in commercio internazionale e dogane – organizzato da ARcom Formazione, in collaborazione con Assocad, Associazione Nazionale dei Centri di Assistenza Doganale – per ottenere, previo il superamento di un esame finale, la qualifica di Responsabile delle questioni doganali aziendali AEO, ed essere così sempre più all’altezza delle sfide che l’internazionalizzazione impone. Complimenti!
Jessica Bianchi