Del monumentale pioppo che svettava davanti all’ex Corte di Fossoli non è rimasto praticamente più nulla. Era talmente poderoso che gli operai hanno impiegato un giorno e mezzo per ridurlo ai minimi termini ma non sono ancora riusciti a “toglierlo di mezzo” del tutto. Abbattuti anche alcuni esemplari di olmo e di noce che insistevano nell’area esterna dell’Ex Corte di Fossoli, sito destinato a cambiare volto.
Il progetto esecutivo riguardante la riqualificazione dell’ex-corte agricola, affidata alla Garc, prevede il recupero di tre fabbricati dove troveranno collocazione 9 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) e 13 alloggi di Edilizia Residenziale Sociale (ERS), mentre per altri due edifici saranno realizzati interventi per portare lo stato degli immobili stessi a un “grezzo avanzato”, con il rifacimento delle coperture e la realizzazione di tutte le opere strutturali. A fronte di un intervento di recupero del valore di 14 milioni di euro non si potevano studiare soluzioni tese a salvaguardare gli alberi ad alto fusto presenti lungo il perimetro della Corte? Saran mica stati abbattuti per far posto a dei parcheggi vero? L’area appartiene all’Ente locale, davvero un bell’esempio di tutela del patrimonio arboreo maturo esistente.
A intervenire è l’Assessore Paolo Malvezzi: “Con il progetto di riqualificazione di Corte Fossoli, stiamo intervenendo su un’area di 18 mila metri quadrati di spazio verde, attualmente non utilizzata e in stato di abbandono, che restituiremo agli abitanti della frazione e chi vorrà frequentarla, con diversi scopi, tra cui nuovi alloggi di edilizia popolare. Contestualmente alla riqualificazione di tutti gli immobili della vecchia corte, che saranno rimessi in sicurezza, si realizzeranno una piazza, con viabilità pedonale ciclabile di accesso, e un grande parco, orti sociali, e nuove piantumazioni di essenze e arbusti autoctoni. Come da progetto – spiega – abbiamo lavorato per la conservazione del verde esistente, arrivando all’abbattimento solo di quegli esemplari classificati come a rischio di cedimento, in alcuni casi anche malati, e di quelli che, con il loro deterioramento, possano generare rischi per le strutture. Queste valutazioni sono frutto di controllo statici e rilievi strumentali dell’agronomo incaricato e gli alberi saranno sostituiti con altre specie idonee.
Il progetto in questione comunque, che punta a mantenere e valorizzare il verde esistente dell’area, prevede un ulteriore rimboschimento delle zone, la pulizia e l’eliminazione delle specie infestanti, nonché l’attuazione di un piano di cura e manutenzione durante e dopo il cantiere. Saranno infatti piantumate 70 nuove essere arboree, oltre a siepi e arbusti che incrementino la biodiversità e la presenza di insetti impollinatori”.
J.B.