Tutela dei minori e delle persone vulnerabili: per una cultura della prevenzione e della cura

Un convegno a Modena, sabato 23 novembre, nell’ambito del progetto “Dalla parte degli ultimi” promosso dall’arcidiocesi di Modena-Nonantola e dalla diocesi di Carpi con il sostegno delle Fondazioni di Modena, Carpi, Mirandola e Vignola.

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Erio Castellucci

Tutela dei minori e delle persone vulnerabili quali percorsi di prevenzione e cura nella collaborazione tra i vari Enti che operano sul territorio. Sensibilizzare su questi temi è l’obiettivo del convegno Tutela dei minori e delle persone vulnerabili: per una cultura della prevenzione e della cura che si terrà a Modena, presso il salone parrocchiale di Gesù Redentore (via L. Da Vinci, 200) dalle 9 alle 12.30 di sabato 23 novembre. Il convegno rientra nell’ambito del progetto Dalla parte degli ultimi promosso dall’Arcidiocesi di Modena-Nonantola e dalla Diocesi di Carpi con il sostegno delle quattro Fondazioni della provincia: Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e Fondazione di Vignola. I lavori si apriranno con i saluti dell’arcivescovo Erio Castellucci e del presidente di Fondazione di Modena, Matteo Tiezzi. Interverranno poi altri rappresentanti delle Istituzioni, tra cui la presidente del Tribunale dei Minorenni di Bologna, Gabriella Tomai e Francesca Maletti, vicesindaca e assessora alla sanità e salute del Comune di Modena. Il convegno mira prima di tutto a fornire strumenti di riflessione agli operatori impegnati con responsabilità educative a vari livelli e ambiti. Interverrà a tale proposito il dr. Gottfried Ugolini, responsabile del servizio specialistico per la tutela minori della diocesi di Bolzano-Bressanone. Nella seconda parte è prevista una tavola rotonda che prevede la condivisione di esperienze e punti di vista differenti le realtà che operano all’interno dello stesso territorio: dall’area socio-sanitaria alla scuola, dalle forze dell’ordine alla Chiesa. L’intento è quello di far sentire tutti gli attori coinvolti parte di un’unica rete, capace di innalzare il livello di attenzione circa l’abuso e le sue dinamiche su minori e persone vulnerabili condividendo percorsi di prevenzione e di cura.

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