Stabilizzazioni, assunzioni e aumenti economici, l’Ausl di Modena firma l’accordo

Per quanto riguarda le stabilizzazioni si prevede la pubblicazione dei bandi rivolti al personale a tempo determinato che aveva prestato servizio durante il periodo Covid. Attualmente tali lavoratori sono almeno un centinaio che hanno maturato i requisiti di legge, ovvero almeno 18 mesi di servizio negli anni del Covid.

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“Stabilizzazioni, assunzioni e aumenti economici per gli incarichi di funzione. Questi i tre importanti accordi oggi durante la trattativa sindacale con l’Azienda Usl di Modena” esordiscono Giulia Casamassima responsabile Sanità Fp Cgil Modena e Nicola Maria Russo segretario Uil Fpl Modena e Reggio Emilia. Per quanto riguarda le stabilizzazioni si prevede la pubblicazione dei bandi rivolti al personale a tempo determinato che aveva prestato servizio durante il periodo Covid. Attualmente tali lavoratori sono almeno un centinaio che hanno maturato i requisiti di legge, ovvero almeno 18 mesi di servizio negli anni del Covid. Oltre alle stabilizzazioni, l’Azienda si impegna ad assumere un numero identico di personale anche dalle graduatorie da concorso ancora in vigore.

“Inoltre abbiamo portato l’azienda a sottoscrivere con noi un importante impegno per un ulteriore bando di stabilizzazione per l’anno 2025 per dare risposte anche a tutti gli altri lavoratori che attendono ormai da anni” spiegano Casamassima e Russo. La trattativa è stata anche l’occasione per cominciare ad approfondire i futuri incarichi di funzione per la valorizzazione del personale, argomento che ci vedrà impegnati anche nei prossimi tavoli per verificare il nuovo assetto aziendale. “Abbiamo sottoscritto con l’Azienda Usl l’incremento del 10% delle retribuzioni degli incarichi già esistenti, un segnale importante – secondo la Fp Cgil e la Ui Fpl –  per tutti quei lavoratori che quotidianamente hanno la responsabilità di organizzare i servizi della nostra sanità”.

“E’ solo un primo risultato ottenuto grazie alle lotte dei lavoratori in una fase di gravi carenze di risorse economiche – concludono Giulia Casamassima e Nicola Maria Russo – motivo per il quale la nostra lotta non si ferma, sia a livello aziendale che nazionale tanto che il 29 novembre prossimo Cgil e Uil hanno promosso lo sciopero generale”.

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