Reggiolo, maltratta il fratello invalido e finisce in carcere

Dopo anni di violenze psichiche e fisiche subite in silenzio, ha trovato il coraggio e la forza di rivolgersi ai Carabinieri di Reggiolo, raccontando i maltrattamenti subiti dal fratello. La vittima, un uomo invalido, ha aperto il vaso di Pandora e il fratello, un 68enne, è stato denunciato per i reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi.

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Dopo anni di violenze psichiche e fisiche subite in silenzio, ha trovato il coraggio e la forza di rivolgersi ai Carabinieri di Reggiolo, raccontando i maltrattamenti subiti dal fratello. La vittima, un uomo invalido, ha aperto il vaso di Pandora e il fratello, un 68enne, è stato denunciato per i reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi.

Lo percuoteva e lo minacciava di fargli del male ogni qualvolta reagiva alle sue prepotenze, quotidianamente si lasciava andare a eccessi d’ira e comportamenti offensivi e prevaricatori. Gli sottraeva i soldi usandoli per i propri interessi, obbligando a consegnargli la spesa e i beni che acquistava, impedendogli di poterne usufruire. Prendeva i vestititi della vittima e li rivendeva a terzi, costringendola ad elemosinare gli indumenti a terze persone. Faceva entrare nell’ appartamento della vittima contro la sua volontà, persone che trascorrevano lì la notte, utilizzavano i suoi beni e lo maltrattavano verbalmente. In un’occasione lo ha colpito con un bastone minacciando di ucciderlo.

In un’altra occasione urlava talmente forte che la vittima terrorizzata per la propria incolumità, ha decido di uscire di casa e di trascorrere tre notti dormendo per strada, potendo rientrare presso la propria abitazione solo dopo aver “supplicato” perdono al fratello.

La Procura ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura dell’allontanamento della casa familiare e del divieto di avvicinamento al fratello, disponendo al contempo l’applicazione del braccialetto elettronico. L’indagato ha però rifiutato l’applicazione del braccialetto elettronico motivo per cui, non disponendo di un domicilio per la misura degli arresti domiciliari, è stato arrestato e condotto in carcere.

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