Hesperia e Baggiovara tra i migliori ospedali dell’Emilia Romagna

Bene le performance di alcuni ospedali emiliano-romagnoli nell'assistenza sanitaria, in particolare nell'area cardiovascolare. È quanto emerge dal Programma nazionale esiti dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas)

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Bene le performance di alcuni ospedali emiliano-romagnoli nell’assistenza sanitaria, in particolare nell’area cardiovascolare. È quanto emerge dal Programma nazionale esiti dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), report che ha valutato le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati in base a 205 indicatori.

L’Ospedale Maggiore di Bologna, il Nuovo ospedale civile Sant’Agostino-Este di Baggiovara e l’Aou di Ferrara figurano tra i 35 ospedali ad alto volume di attività (più di 100 ricoveri all’anno) per infarto grave che hanno garantito la procedura salvavita entro 90 minuti in almeno il 60% dei casi nel 2023 e nei 3 anni precedenti. Il Villa Maria Cecilia Hopital di Ravenna, l’Hesperia Hospital di Modena sono invece fra i 18 centri di cardiochirurgia con almeno 200 interventi all’anno per bypass aorto-coronarico isolato.

Nell’area delle neoplasie, l’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna è tra le dieci strutture in Italia nelle quali si concentra il 45% degli interventi per tumore maligno del pancreas, con volumi di attività uguali o superiori ai 50 interventi all’anno. Spazio anche al miglioramento, in particolare per il Maggiore di Bologna nell’ambito specifico degli interventi per la frattura del femore: è tra le 10 strutture ad alto volume che nel triennio precedente non avevano raggiunto la soglia del 60% per quanto riguarda gli interventi effettuati entro le 48 ore. Nel 2023 ha invece raggiunto o superato il 75%.

L’Agenas aveva anche avviato un percorso di audit sulla qualità dei dati e sul percorso clinico organizzativo: ne sono stati distribuiti 404 in 239 strutture concentrati in tre aree, gravidanza e parto, area cardiocircolatoria e osteomuscolare. Rispetto agli ospedali con aree critiche segnalate lo scorso anno per l’audit, il dossier evidenzia che 62 strutture hanno superato le criticità precedentemente evidenziate e in particolare sette strutture sono passate da un livello molto basso a un livello alto o molto alto di qualità. Tra queste c’è l’ospedale Maggiore di Bologna.

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