Aumenta il consumo di crack tra i giovanissimi della provincia di Modena

“Il crack - spiega il dottor Massimo Bigarelli - è un purificato della cocaina che viene fumato anche dai ragazzi della nostra provincia, Carpi compresa, sottoforma di cristalli. Capace di dare una botta fortissima al sistema nervoso centrale, il crack può provocare convulsioni, accelerazione del battito cardiaco e aumento della pressione arteriosa. Questa droga arriva dritta al cervello e ha effetti devastanti, arrivando a generare psicosi più o meno gravi. La dipendenza poi è immediata, l’effetto potentissimo, ma dura pochi minuti e si è spinti a farne uso più volte al giorno ecco perché la crescita del consumo di crack è motivo di grande allarme sociale”.

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dottor Massimo Bigarelli, direttore della Struttura complessa Dipendenze Patologiche dell’Area Nord

La chiamano cocaina rosa anche se con la polvere bianca non è nemmeno parente. La sostanza stupefacente, infatti, è una fenetilamina di laboratorio (2C-B) a cui viene aggiunto del colorante alimentare rosa per renderla più invitante e, apparentemente, innocua. Si sniffa come la cocaina e sta spopolando tra i giovanissimi della capitale.

“A Carpi – chiarisce il dottor Massimo Bigarelli, direttore della Struttura complessa Dipendenze Patologiche dell’Area Nord – non abbiamo ancora avuto la prova del suo arrivo. La fenetilamina, a dispetto del colore con cui viene immessa sul mercato, è alquanto pericolosa poichè è un prodotto chimico che stimola il sistema nervoso simpatico”.

IL CRACK

E se al momento la cocaina rosa  non desta preoccupazione, nel nostro territorio vi è un’altra sostanza che sta prendendo piede tra i giovanissimi, dai 14 ai 16 anni: il crack.

“Il crack – prosegue il dottor Bigarelli – è un purificato della cocaina che viene fumato anche dai ragazzi della nostra provincia, Carpi compresa, sottoforma di cristalli. Capace di dare una botta fortissima al sistema nervoso centrale, il crack può provocare convulsioni, accelerazione del battito cardiaco e aumento della pressione arteriosa. Questa droga arriva dritta al cervello e ha effetti devastanti, arrivando a generare psicosi più o meno gravi. La dipendenza poi è immediata, l’effetto potentissimo, ma dura pochi minuti e si è spinti a farne uso più volte al giorno ecco perché la crescita del consumo di crack è motivo di grande allarme sociale”.

IL FENTANYL

La chiamano la droga degli zombie. Il Fentanyl, oppioide sintetico 50 volte più potente dell’eroina e nato come farmaco impiegato nel trattamento del dolore, negli Stati Uniti sta causando una vera e propria strage: tra la fine degli Anni ’90 e il 2022 ha provocato quasi 1 milione di overdose letali. In Europa, così come in Italia, non esiste ancora un’emergenza, ma il livello di attenzione è altissimo. “Sono già quattro, cinque anni che nella nostra Regione vengono compiuti dei test enzimatici per individuare questa sostanza. Si temeva un’esplosione del fenomeno e invece, ad oggi, fortunatamente registriamo solo qualche caso”, sottolinea il direttore.

LE DROGHE SINTETICHE

E’ corretto affermare che le droghe del futuro, per i bassi costi di produzione, saranno sempre più quelle sintetiche? 

“Certo, sarà assolutamente così. In Sud America, così come in Asia, molte colture di coca e di oppio sono state sostituite grazie ai fondi dei governi per la riconversione. Calando la materia prima, i laboratori si attrezzano di conseguenza e fanno designer drugs per immettere sul mercato sostanze sempre nuove”.

Tali sostanze hanno effetti più nefasti rispetto alle colleghe di derivazione naturale? 

Sì: la cocaina e l’eroina prima di essere messe sul mercato vengono tagliate, mentre le droghe chimiche sono pure e questo può comportare danni gravissimi”.

GLI PSICOFARMACI

Registrate un abuso di psicofarmaci tra i ragazzi?

“Tale abuso riguarda i giovanissimi così come gli adulti. Le benzodiazepine sono uno degli agenti farmacologici più prescritti al mondo, soprattutto per le loro proprietà ansiolitiche. Si prendono per dormire meglio, per rilassarsi… Questi farmaci possono essere acquistati solo con una prescrizione medica alla mano ma la gente tende ad abusarne e spesso i ragazzi li sottraggono ai genitori. Il motivo principale? L’evitamento delle emozioni negative”.

Jessica Bianchi

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