“Ringrazio Azione che mi ha chiesto di candidarmi” così Simone Morelli, esponente politico carpigiano, ha ufficializzato la sua candidatura al Consiglio regionale dell’Emilia Romagna in vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre. “In campagna elettorale tanti politici vendono fumo, ma io voglio stare alla concretezza delle cose come ha fatto Carlo Calenda affrontando la crisi Stellantis: invece di parlare di dossier e litigare per le tasse o continuare a discutere di campo largo ha cercato l’intesa su un piano per l’industria dell’auto e dei componenti per salvaguardare 200mila posti di lavoro”. Anche a livello locale, “dove Azione è presente, come in giunta a Modena, con l’assessore Zanca, si sono intercettate le esigenze dei cittadini e sulla questione della raccolta porta a porta dei rifiuti si è aperto un tavolo con Hera per aggiustare il tiro. Questo deve fare la politica, avere la lungimiranza nelle scelte e pianificarle tenendo presente le esigenze dei cittadini.
A quando risale il suo debutto in politica?
Avevo vent’anni. La mia prima esperienza fu nel Partito Popolare. Poi mi sono dedicato agli studi universitari in Giurisprudenza e dopo ho iniziato a lavorare fino a quando ho accettato l’incarico amministrativo di assessore nella seconda giunta del Sindaco Campedelli nel 2009. Sono un liberal democratico e per tradizione appartengo al centro riformista ma non ho avuto un politico di riferimento al quale ispirarmi. Critico sulla fusione che portò al PD, sono stato un renziano. Fondamentalmente sono ancora dov’ero all’inizio… sono gli altri che si sono mossi, sorride Morelli.
Quanto peserà il 2,4% delle amministrative?
Speravo in qualche numero in più ma è normale che fosse così e il trend provinciale non è stato diverso. E’ un percorso tutto da costruire in dialogo con i diversi mondi economici della nostra zona, l’Area Nord: tessile, biomedicale ed edilizia, come tanti altri settori, sentiranno il contraccolpo della crisi che non risparmierà il distretto ceramico e il capoluogo, lo vediamo già con Maserati. Nella nostra regione regge l’agroalimentare e cerca di difendersi.
Quali sono i temi che sente più suoi?
Nel mio territorio mi spenderò affinché si rivedano le nuove regole urbanistiche introdotte con il PUG perché limitano eccessivamente l’iniziativa imprenditoriale, in particolare nel settore dell’edilizia che sta scontando un momento difficile dopo il superbonus. Le norme del PUG sono troppo vincolanti considerando l’emergenza abitativa che c’è.
Trasporti e infrastrutture è il secondo grande nodo da affrontare: al di là di quanto sia difficile muoversi in città per la presenza dei cantieri, ci sono collegamenti che aspettiamo da anni: una nuova strada da Carpi a Mirandola promessa con la Cispadana dieci anni fa, il collegamento con Modena ma anche quello con Bologna. Infine c’è il tema a me. Caro della formazione professionale anche per la riconversione di maestranze ma investimenti e progetti a livello territoriale hanno preso un’altra direzione.
Come sarà la sua campagna elettorale?
Gli ultimi anni non sono stati meravigliosi e ci ho pensato molto prima di rimetterci la faccia. Sarà una campagna one to one, in cui parlerò alle persone che incontrerò ma farò anche qualche video.
Vuole dire qualcosa alle candidate avversarie?
In bocca al lupo e spero che prevalgano i temi.
S.G.