Il problema della resistenza antimicrobica (AMR) è una delle principali minacce per la salute pubblica a livello globale. L’uso improprio di antibiotici, soprattutto per trattare infezioni virali come quelle delle vie respiratorie, è un fattore chiave che contribuisce alla diffusione di batteri resistenti. Questo compromette l’efficacia degli antibiotici, rendendo più difficili le cure per infezioni comuni e mettendo a rischio interventi medici salvavita come la terapia intensiva, i trapianti d’organo e il trattamento del cancro.
Secondo un rapporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dell’OMS, il consumo complessivo di antibiotici nell’UE/SEE è diminuito nell’ultimo decennio, ma è aumentato l’uso di antibiotici ad ampio spettro. In Italia, la resistenza agli antibiotici è particolarmente elevata, causando circa 27.000 morti in Europa, con quasi un terzo di queste morti avvenute in Italia. Questo problema genera anche un forte impatto economico sui sistemi sanitari, con costi stimati intorno a 1,1 miliardi di euro all’anno. Una soluzione potenziale per ridurre l’uso inappropriato degli antibiotici è rappresentata dall’uso di farmaci fitoterapici, come l’estratto standardizzato di Pelargonium sidoides. Questo estratto, derivato da una pianta sudafricana, ha dimostrato proprietà antivirali, immunomodulanti e secretolitiche, risultando efficace nel trattamento di infezioni respiratorie di origine virale. Non solo riduce i sintomi e accorcia la durata della malattia, ma può anche prevenire complicazioni e ridurre l’uso degli antibiotici, come evidenziato da studi su pazienti tedeschi. L’uso di terapie come il Pelargonium sidoides rappresenta una strategia importante per combattere l’AMR, promuovendo trattamenti mirati e riducendo la pressione selettiva che favorisce lo sviluppo di batteri resistenti.
Vitor Chiessi