On the road, come la vita…

Movimento arti contemporanee presenta, dall’1 al 10 novembre, presso la Saletta esposizioni della Fondazione CR Carpi di C.so Cabassi 4, la collettiva di pittura e fotografia dal tema On the Road. Ed è proprio dall’immortale e iconico romanzo di Jack Keruoc, Sulla strada, che gli artisti hanno tratto la propria ispirazione.

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Scatto di Gisella Piccagliani

Movimento arti contemporanee presenta, dall’1 al 10 novembre, presso la Saletta esposizioni della Fondazione CR Carpi di C.so Cabassi 4, la collettiva di pittura e fotografia dal tema On the Road. Ed è proprio dall’immortale e iconico romanzo di Jack Keruoc, Sulla strada, che gli artisti hanno tratto la propria  ispirazione. La strada diventa così il fil rouge che lega le opere dei pittori Thea Campedelli, Raffaella Cavallini, Ida Carani, Mauro Filippini, Claudio Pesci, Maria Ramos, Gianpaolo Sabbadini, Maura Salsi, Laura Vincenzi e Paolo Zironi e dei fotografi Dino Burali, Luca Covezzi, Gisella Piccagliani, Federica Rossi e Marcello Testoni. Opere che raccontano la quotidianità di noi tutti, perché è sulla strada sempre e ovunque che ci confrontiamo con la realtà. “In questo nostro tempo – scrive Mario Bizzoccoli nel catalogo che accompagna la mostra – in cui un millennio ancora giovanissimo si dimostra tragicamente successore di un Novecento carico di due guerre mondiali e dispersioni sciali, in un’ideologia anche troppo determinata da una pulsione di morte – anche solo psichica –  mistificazione, l’umanità intera, e non semplicemente l’artista, è on the road.

E che sia con la mediazione del pennello o con quella dell’obiettivo, poco importa, il soggetto prevalente, prosegue Bizzoccoli, “è il percorso viario, il sentiero che porta versa un orizzonte infinito”, sia esso, “uno spazio desolato o fiorente, abitato o deserto, romantico o new age, in ogni caso col sentito tangibile di una malinconia soffusa, dove la presenza umana è perlopiù solitaria, non completamente definita e sempre di spalle rispetto all’osservatore. Ci sono anche momenti in cui l’uomo si affida allo strumento dinamico, l’auto o la motocicletta, allora può violare la costante dell’allontanamento per il ritorno… ma vi sono anche momenti di stasi, n cui la strada non è più sentiero ma spazio oscuro, ristretto, connotazione assoluta della solitudine. L’astrazione poi attraverso il Kaos dove la strada scompare sotto il disordine concettuale dell’umanità ultratecnologica ma abbandonata a sè, fino alla trasformazione tutta filosofica del sentiero indefinito che si trasforma nel braccio nudo, con la mano indicante l’orizzonte, in un messaggio, finalmente liberatorio perché la strada è vita”.

Vernissage sabato 2 novembre, alle 18,30.

ORARI DI APERTURA – Feriali: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.  Festivi: dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.