Slitta la riapertura di via Traversa San Giorgio, “siamo mortificati”

La chiusura di via Traversa San Giorgio, legata al cantiere della Fondazione Cr Carpi per la realizzazione del sottopasso che collegherà in sicurezza via Bassa e via Bersana, si protrarrà ulteriormente. E’ infatti slittata la riapertura dell’asse inizialmente prevista per il 31 ottobre. “Voglio essere ottimista ma anche realistico e pertanto auspico che la via possa essere nuovamente percorribile entro Natale” sottolinea il presidente dell’ente Mario Arturo Ascari che spiega anche cosa ha provocato il rallentamento dei lavori di oltre un mese e mezzo rispetto al cronoprogramma iniziale.

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La chiusura di via Traversa San Giorgio, legata al cantiere della Fondazione Cr Carpi per la realizzazione del sottopasso che collegherà in sicurezza via Bassa e via Bersana, si protrarrà ulteriormente. E’ infatti slittata la riapertura dell’asse viario inizialmente prevista per il 31 ottobre.

Cosa ha provocato il rallentamento dei lavori rispetto al cronoprogramma iniziale?

“Siamo mortificati – premette il presidente della Fondazione Cr Carpi, Mario Arturo Ascari – per i disagi che la chiusura della strada sta comportando per residenti ed esercenti ma, purtroppo, il ritardo subito dal cantiere è dovuto a complicazioni legate allo spostamento dei sottoservizi presenti nel tratto interessato dall’attraversamento della futura infrastruttura. Dalle fognature alle condutture del gas, dalla fibra ottica ai canali della Bonifica, alla linea dell’Enel… Spostamenti che sono stati a carico dei vari soggetti competenti e che hanno provocato un ritardo di un mese e mezzo sulla nostra tabella di marcia”. Particolarmente tribolata è stata la deviazione delle due dorsali di fibra ottica che, prosegue Ascari, “connettono digitalmente Carpi e la Bassa a Bologna e sono in gestione a due società diverse, intervenute in due momenti distinti”.

Ma la posizione di tali sottoservizi non era stata valutata in fase progettuale?

“Diverse planimetrie non corrispondevano”, spiega il presidente.

Un ritardo significativo che ha comportato “disagi alla cittadinanza nonché un esborso importante per il nostro ente” ammette Ascari. Ora che i sottoservizi sono stati spostati e collaudati gli operai sono di nuovo al lavoro per piantare le travi di acciaio propedeutiche allo scavo del sottopasso, “operazione che – dichiara Ascari – sarebbe dovuta essersi già conclusa. Stiamo rimodulando i lavori in modo da poter riaprire via Traversa San Giorgio nel più breve tempo possibile ma il clima autunnale, generalmente poco clemente, rappresenta un’incognita: in caso di pioggia, infatti, gli escavatori si dovranno fermare. Voglio essere ottimista ma anche realistico e pertanto auspico che la via possa essere nuovamente percorribile entro Natale”.

Nell’annunciare il progetto del sottopasso, la Fondazione aveva assicurato che via Traversa San Giorgio non sarebbe stata chiusa e che il cantiere avrebbe convissuto col traffico veicolare. Cosa è andato storto?

“Tecnicamente – afferma Mario Arturo Ascari – la possibilità ci sarebbe stata ma nel caso in cui fosse stato istituto un senso unico alternato Anas esigeva che venisse presidiato sette giorni su sette da agenti della Polizia Locale. Infattibile”.

Nel frattempo le attività presenti lungo l’interrotto asse viario soffrono, “siamo mortificati per questi disagi – ribadisce il presidente della Fondazione CR di Carpi – ora continueremo più determinati che mai a fare il possibile per stringere i tempi e riaprire la strada”.

Jessica Bianchi

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