Ha ufficialmente preso il via questa mattina, venerdì 27 settembre, all’interno del Centro di promozione sociale Graziosi di via Sigonio, la terza Palestra della memoria di Carpi. Un “luogo” speciale nel quale non sono i muscoli ad allenarsi, bensì il cervello. L’obiettivo? Proteggerlo con un allenamento costante e duraturo nel tempo, attraverso esercizi mirati proposti da tutor dovutamente formati, per prevenire il decadimento cognitivo. “Dopo il grande interesse e la straordinaria adesione alle due palestre nate da ormai un anno nella zona nord – spiega l’assessore Tamara Calzolari – abbiamo voluto attivarne una terza per portare questo prezioso servizio vicino ai bisogni dei residenti della zona sud. Sappiamo che con l’avanzare dell’età tenere insieme i pezzi della memoria diventa complicato e pertanto occorre agire il prima possibile per tutelarla”. La Palestra, le fa eco la dottoressa Vanda Menon, responsabile del Centro disturbi cognitivi e demenze del distretto di Carpi, “si rivolge a persone cognitivamente integre proprio perché il loro obiettivo è quello di prevenire il declino e, al contempo, promuovere la socializzazione. Insomma questo è l’inizio di un bel cammino verso la salute”. Un progetto, quello delle palestre, che la neuropsicologa Petra Bevilacqua, formatrice dei tutor, definisce “virale, in senso positivo ovviamente. Contamina il territorio e intercetta con efficacia i bisogni delle persone più mature. Lavorando preventivamente e agendo sulla riserva cognitiva si può allontanare il decadimento che è stato scritto per noi. Tutti noi possiamo agire in modo proattivo e agire sui fattori di protezione: dall’abbattimento della solitudine alla stimolazione del nostro cervello”.
La palestra, voluta e sostenuta da Comune di Carpi, Ausl di Modena, Università per la libera etа Natalia Ginzburg e grazie alla disponibilità del Centro sociale Graziosi e del suo presidente Raul Colli, è anche uno straordinario “laboratorio di volontariato. Qui, infatti, i protagonisti sono volontari formati da professionisti che mettono a disposizione il loro tempo per il benessere altrui e per muovere insieme il cervello”, sorride la dottoressa Nora Marzi. Conservare la memoria, per quanto è possibile con l’avanzare degli anni, è un’azione decisiva rispetto alla qualità della vita, poiché è fortemente connessa con le proprie radici familiari e culturali, con le emozioni e la dignità personale. Ecco perchè, conclude Marzi, “la palestra, che si tiene una volta alla settimana, non finisce mai. Chi la frequenta può continuare a farlo senza limiti di tempo”. E mentre le liste d’attesa per partecipare si allungano, segno evidente del positivo passaparola, l’auspicio dei promotori è che ad avvicinarvisi sia un numero crescente di uomini, ad oggi in netta minoranza rispetto alle donne.
Jessica Bianchi