“Sto pensando di chiudere perché anche solo alzare la serranda per tenere aperto ci viene a costare più di quanto non riusciamo a guadagnare” è l’amara conclusione di uno dei titolari delle attività commerciali che si trovano su via Traversa San Giorgio, chiusa all’altezza dell’incrocio con via Bersana dal 18 luglio scorso per il cantiere di realizzazione del sottopasso ciclopedonale che condurrà in sicurezza al Parco Santacroce, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Da un lato dunque l’incolumità pubblica, dall’altro le difficoltà di chi ha risentito della chiusura della strada. E’ sempre difficile coniugare esigenze diverse “ma davvero su questa arteria di intenso traffico ora ci raggiungono solo coloro che hanno a cuore il nostro futuro perché altrimenti non passa nessuno”.
Dopo due mesi il calo degli introiti è drastico e c’è chi potrebbe arrivare a licenziamenti del personale. “Per quanto non sia per colpa mia, sono io che ci metto la faccia davanti ai miei dipendenti, consapevole che anche loro abbiano famiglia e mutui da pagare. Ora ho attivato la cassa integrazione alternata ma la situazione non è sostenibile per lungo tempo”.
Hanno letto che per altri cantieri, come quello di via Roma a Soliera, sono stati attivati degli indennizzi per le attività penalizzate dai lavori in corso e si chiedono se si possano essere previsti nel caso in cui i lavori si dovessero prolungare. Per il momento non hanno ricevuto comunicazioni ufficiali e regna l’incertezza.
Inizialmente si era parlato di pochi giorni di interruzione del traffico su una arteria così importante come Traversa San Giorgio per evitare pesanti ricadute sulla viabilità ma poi si è resa necessaria la chiusura prolungata per permettere i lavori, poi si è parlato deimesi di luglio e agosto. Nell’ultima ordinanza è indicato che la chiusura si protrarrà fino al 31 ottobre “ma se si dovesse prolungare oltre saremmo in grave difficoltà”.
S.G.