Ridare una nuova vita, magari artistica e piacevole, ad oggetti che non si usano più e persino ai rifiuti è possibile. È quello che ha iniziato a fare Chiara Leoni, 33 anni di Soliera, in arte Chiari_Lions su Instagram, professionista del marketing in un’azienda bolognese, con una laurea magistrale in Pubblicità e Creatività d’Impresa, con la passione per la ricerca di soluzioni originali.
Come ti è venuta l’idea di realizzare lampade a partire da bottiglie recuperate?
“Lions Creator è nato una domenica pomeriggio di novembre di un paio d’anni fa, durante una giornata di pulizie a casa. Io e il mio ragazzo, appassionati entrambi di Gin, ci siamo trovati davanti a una ventina di bottiglie vuote e, invece di buttarle, abbiamo deciso di dar loro una nuova vita. L’idea di trasformarle in originali complementi d’arredo ci ha subito entusiasmato, così abbiamo deciso di iniziare a sperimentare, creando i primi prototipi di lampade. I primi tentativi sono stati regalati ai nostri amici più stretti come idee regalo di Natale: lampade con LED colorati e paralumi dal design semplice ma accattivante. Questi piccoli progetti hanno riscontrato curiosità e successo, spingendoci ad esplorare ulteriormente il potenziale di questo riutilizzo creativo. Da lì, quello che era iniziato come un test è migliorato giorno dopo giorno arrivando a quello che è oggi”.
Come componi le tue lampade e quanto tempo impieghi per realizzarle?
“Le nostre lampade nascono sempre da un’idea precisa: quella delle persone che le ordinano. Ogni richiesta è una sfida per noi, un invito a trovare il pezzo giusto che possa trasformarsi in un oggetto unico e speciale. Il processo inizia con la scelta della bottiglia, che diventa la base della lampada, e prosegue con l’aggiunta di un paralume o di una più originale lampada dalla luce soffusa e delicata. Una volta stabiliti questi elementi, assembliamo la lampada e la decoriamo con cura per renderla davvero unica. Ogni pezzo è diverso dal precedente e dal successivo, come testimonia una delle nostre esperienze più recenti: la realizzazione di una decina di lampade destinate a essere regalate in occasione di un matrimonio. Per questo progetto, abbiamo selezionato bottiglie tutte diverse tra loro e abbiamo creato lampade originali, ciascuna con una propria personalità, confezionate in un packaging appositamente pensato per l’evento. Ogni dettaglio, dunque, racconta una storia e contribuisce a rendere le nostre lampade pezzi unici e irripetibili”.
In quale stile di arredo si inseriscono?
“Le nostre creazioni sono così particolari da adattarsi perfettamente a qualsiasi ambiente: che sia un salotto, un comodino o il bancone di un ristorante, riescono sempre a trovare il loro posto ideale. Può capitare che siano proprio le persone a portare bottiglie a cui sono affezionate e che desiderano trasformare in qualcosa di nuovo e speciale. Una volta abbiamo realizzato una lampada partendo da una bottiglia di vino, incisa con la data di matrimonio di una coppia. Quella bottiglia era rimasta chiusa in una scatola di legno fino ad allora, e adesso illumina il salotto dal mobile accanto al loro divano. Nei mercatini della zona a cui partecipiamo, ogni incontro è una sorpresa: dai ragazzi in cerca di un regalo originale per un amico, alle coppie che stanno arredando la loro nuova casa, fino a signori che desiderano un punto luce speciale per il loro angolo bar. Ed è proprio questa varietà di persone che ci affascina: le nostre lampade sono adatte a tutti e raccontano storie uniche, una bottiglia alla volta”.
Vorresti realizzare anche altri oggetti con materiali di recupero? Se sì quali?
“Chissà, forse in futuro ci verranno in mente nuove idee di riciclo creativo, ma per il momento, la nostra attenzione è rivolta alle lampade che stiamo preparando per il prossimo mercatino Ultramarket di ottobre, che si terrà nei giardini del teatro di Carpi. Non vediamo l’ora di incontrarvi lì”.
Chiara Sorrentino