Dopo la pioggia delle ultime 24 ore l’Ausl di Modena rinnova a tutta la popolazione della provincia le raccomandazioni per proteggersi dalle punture di zanzare che depositano le uova, lo ricordiamo, nei ristagni di acqua. Misure preventive molto importanti per contrastare la diffusione del virus West Nile (trasmesso all’uomo dalla zanzare comune) nella nostra provincia.
Ogni cittadino può limitare la proliferazione delle zanzare nella propria abitazione con semplici ma efficaci comportamenti: tenere puliti i giardini, sfalciare l’erba regolarmente e rimuovere gli sfalci; eliminare tutti i ristagni di acqua che si possono formare nei sottovasi, contenitori e giochi per i bambini; ripetere ogni 15 giorni, fino alla fine di settembre, i trattamenti larvicidi nei tombini utilizzando semplici prodotti (pastiglie) che si possono reperire in commercio o chiedere presso il proprio Comune se distribuisce i kit anti-zanzara. Il trattamento va ripetuto eventualmente dopo abbondanti piogge. In casa adottare accorgimenti quali zanzariere, zampironi, elettroemanatori e proteggere la propria pelle con repellenti cutanei (certificati) e indossare, soprattutto nelle ore serali, indumenti di colore chiaro evitando creme profumate o profumi.
Ricordiamo che il virus West Nile è presente in maniera stabile nella nostra regione e in particolare nelle zone del bacino padano in quanto viene trasmesso dalla zanzare comune tipica dei nostri territori. L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite puntura di zanzara ma non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone.
Nella maggior parte dei casi il contatto col virus causa un’infezione che decorre senza sintomi; in alcuni casi può però svilupparsi la malattia chiamata West Nile Disease con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale.
Dall’inizio dell’anno ad oggi sono 24 i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, distribuiti in quasi tutte le zone della provincia. La metà dei casi è stata riscontrata negli ultimi giorni ed è per questo motivo che la provincia di Modena, assieme ad altre province emiliane, è stata inserita dalla Regione Emilia-Romagna tra le zone con innalzamento del livello di rischio.
Come previsto dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle Arbovirosi 2024, questo innalzamento richiede una serie di azioni straordinarie di monitoraggio e prevenzione, oltre a quelle già previste e attivate nelle scorse settimane
Nei casi di West Nile, siccome l’essere umano infettato non può trasmettere il virus ad altre persone né ad altre zanzare, se viene punto, non sono previste disinfestazioni nell’area di residenza del paziente.