Luca Zagaria, “Dubai è la mia casa”

Il trentenne carpigiano Luca Zagaria si è trasferito negli Emirati Arabi Uniti dove fa il consulente immobiliare. “La mia prima volta a Dubai - racconta - risale al 2019, ero convinto fosse molto commerciale ma dopo alcuni giorni me ne sono completamente innamorato. E’ un luogo incredibilmente interessante, vivace e ricco di opportunità ed è una delle città più sicure al mondo. Dubai è un hub finanziario mondiale, che ospita il principale settore bancario dell'area MEASA e supporta soluzioni pionieristiche nei campi fintech, intelligenza artificiale e blockchain, rendendo così la città una calamita per gli investimenti del settore. Il mio futuro è qui”.

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Ha da poco compiuto trent’anni ma il carpigiano Luca Zagaria, consulente immobiliare negli Emirati Arabi Uniti, ha le idee chiare: “in Italia non vedo futuro, Dubai ormai è la mia casa”. Dopo essersi diplomato, nel 2015, racconta “sono partito per l’Australia tramite il Working Holiday Visa. Volevo vivere un’esperienza all’estero, vedere coi miei occhi cosa ci fosse aldilà di ciò che avevo sempre conosciuto e migliorare la mia conoscenza della lingua inglese”. Un viaggio di scoperta e consapevolezza che, unitamente alla formazione ricevuta dai genitori e ai vari lavori svolti in Italia e durante i suoi viaggi all’estero, gli ha permesso di “comprendere il reale valore del denaro” instillando in lui il desiderio di ambire a qualcosa di più.

Luca, come e quando è nata l’idea di aprire un’agenzia immobiliare a Dubai?

“Io stesso sono partito come investitore in questa città meravigliosa diversi anni fa. Ho sempre cercato un posto dove poter investire i miei risparmi, tanto sudati. Malgrado i miei numerosi viaggi, zaino in spalla, tra America, Indonesia, Africa ed Europa, non avevo ancora trovato il mercato immobiliare giusto e una città che rispecchiasse al 100% i miei desideri. La mia prima volta a Dubai risale al 2019, la meta non era tra le mie preferite perchè ero convinto fosse una città molto commerciale. Dopo i primi giorni di visita invece me ne sono completamente innamorato, sia della città che dello stile di vita dei residenti. Il classico colpo di fulmine, se così lo possiamo definire! Da investitore sono poi passato a Consulente immobiliare, grazie alla continua richiesta di informazioni provenienti dalle conoscenze acquisite, incuriositi da quel che facevo. Questa decisione ha comportato un cambio repentino della mia vita, scelsi di licenziarmi dal mio lavoro di Agente di commercio, che facevo da ormai cinque anni e con ottimi risultati, per seguire questa nuova strada e trasferirmi negli Emirati. L’ultimo tassello della mia crescita professionale si è concretizzata nel corso dell’anno, con l’avviamento della mia società immobiliare (CASAIDEA DUBAI) aperta con il mio socio e sua moglie, realizzata  per poter affiancare i miei clienti a 360 gradi e diventare un punto di riferimento per chi, dall’Italia, vuole investire su Dubai”.

Chi è il cliente tipo che si rivolge a te?

“Lavoro con una clientela molto variegata. Il mercato di Dubai è talmente ampio da permettere a diverse tipologie di persone di accedervi. I miei clienti vanno dal piccolo risparmiatore che vuole investire i guadagni di una vita ai grandi investitori immobiliari già del settore, dai calciatori agli attori, dall’imprenditore ai fondi immobiliari.  L’investimento è sicuramente più vantaggioso rispetto all’Italia, l’unica accortezza è quella di affidarsi a professionisti esperti del settore, che studiano e conoscono realmente il mercato immobiliare di Dubai, in costante evoluzione, e non a figure improvvisate”.

Com’è la tua vita lì? 

“Dubai è un posto incredibilmente interessante, vivace e ricco di opportunità. Contrariamente all’opinione comune, gli Emirati Arabi Uniti sono il paese che più di tutti ha lavorato per somigliare all’Occidente, Dubai è un luogo molto liberale e le persone godono di altissime condizioni di sicurezza. E’ una delle città più sicure al mondo. Vivendo a Dubai puoi usufruire di servizi unici, che si traducono in una città pulita e organizzata. L’ambiente è estremamente stimolante e mi ha permesso di confrontarmi con un network di persone ricche di ambizione e di una mentalità estremamente aperta. Spesso Dubai viene associata esclusivamente a lusso estremo e grattacieli, ma è anche molto altro. Il governo ha stanziato miliardi di dollari per raggiungere diversi obiettivi entro il 2040, prestando particolare attenzione all’ambiente, basti pensare che uno di questi è la trasformazione del 60% della città in aree verdi. Il costo della vita non è maggiore di quello di altre città europee ma la qualità della vita è molto alta. Il governo ascolta realmente le esigenze dei residenti, garantendo l’efficienza di questo paese multiculturale (oltre il 95% è di nazionalità non emiratina), anche attraverso un Ministro Della Felicità. Infine non è il sogno di tutti vivere in estate tutto l’anno?”.

È difficile per un cittadino straniero avere un’attività a Dubai?

“No, anzi per molti aspetti è molti più semplice rispetto al nostro Paese. Recandosi in loco c’è la possibilità di affidarsi a commercialisti internazionali specializzati per l’apertura societaria; la città favorisce chi ha voglia di fare impresa e ci sono continue opportunità di crescita. Gli Emirati Arabi Uniti (UAE) hanno sapientemente trasformato il proprio limite per ampliare il proprio ambito di attività. La leadership visionaria del governo degli Emirati ha contribuito a trasformare il concetto di costituzione di imprese. Ovviamente non è tutto oro quel che luccica, aprire una società a Dubai è più costoso rispetto all’Italia se parliamo di costi fissi, ma questo fattore è bilanciato dalle agevolazioni di una tassazione vicina allo zero”.
Meglio investire in Italia o Dubai?

“Indubbiamente a Dubai. Investire a Dubai garantisce un ritorno molto alto sull’investimento effettuato oltre a possibilità di crescita enormi in ogni campo. Il settore immobiliare è letteralmente esploso, garantisce un ROI molto elevato in quanto il valore degli immobili è in costante aumento e il mercato è in continuo fermento, anche se i prezzi al metro quadro sono ancora bassi rispetto alla media di altre città metropolitane. Oltre al ritorno economico vi sono poi da considerare le innumerevoli garanzie e tutele per chi compra come, ad esempio, la certezza dell’affitto annuale pagato anticipatamente. Molti clienti stanno spostando il loro capitale immobiliare dall’Italia a Dubai. Tantissimi italiani stanno investendo in questa meravigliosa città.

In Italia metà degli affitti non vengono pagati, questo è dovuto a leggi non adeguate a tutela dei proprietari, e gli oneri sui ricavi, siano questi derivati da affitto o plusvalenze, presentano una tassazione che va oltre l’immaginabile. Poi ovviamente c’è la burocrazia che è un po’ la ciliegina sulla torta. Dubai è un hub finanziario mondiale, che ospita il principale settore bancario dell’area MEASA e supporta soluzioni pionieristiche nei campi fintech, intelligenza artificiale e blockchain, rendendo così la città una calamita per gli investimenti del settore”.

Cosa ti manca di Carpi?

“Sembra quasi scontato ma si tratta degli affetti. Le relazioni interpersonali sono un aspetto importante della vita all’estero e spesso vengono messe a dura prova durante l’espatrio. Vivere lontano da casa significa separarsi da tutto ciò che si conosceva. Sentirsi “Divisi” tra due mondi è una sensazione che accomuna chi, come me, vive all’estero.  Credo che si debba cominciare a considerare l’idea che i due vissuti non debbano escludersi a vicenda. Si può non essere contenti dell’Italia per alcuni suoi aspetti e magari non volerci più vivere, ma al contempo sentirsi molto legati ad altre cose e alle persone importanti rimaste. Oppure, pur continuando ad amare i propri luoghi di origine e a mantenere un rapporto speciale con la famiglia e gli amici, ci si può innamorare della città in cui ci si è trasferiti, per le sue particolarità e le nuove relazioni lì costruite”.

Dove vedi il tuo futuro? In Italia o all’estero?

Assolutamente all’estero. Mi trovo molto bene a Dubai e ormai la chiamo casa. In Italia a livello lavorativo è veramente complesso riuscire a emergere e ottenere determinati risultati; è un paese che non agevola coloro che vogliono intraprendere un percorso imprenditoriale. Molti ragazzi si stanno trasferendo all’estero, numerose città stanno registrando un calo importante di residenti, con sempre più pensionati e meno lavoratori. Essendo realista non vedo un bel futuro per l’Italia a meno che non si verifichi un cambiamento drastico. L’Italia è il paese più bello al mondo, però non riusciamo a valorizzarlo e questo mi rattrista. La maggior parte delle città non sono sicure, sono sporche e prive di servizi. Lo so, sono parole forti. Il mio auspicio è che un giorno tutto questo possa cambiare perché sono orgoglioso di essere italiano e vedere il mio paese versare in queste condizioni mi amareggia molto”.

Jessica Bianchi