“Ricoprire le nostre campagne di pannelli fotovoltaici non è la strada giusta”

Il tema della transizione energetica è centrale ma, si domandano i rappresentanti della Lista Civica Carpi Comune - Sinistre Unite, “come mai anziché utilizzare terreni agricoli, non si sfruttino superfici diverse, come le coperture dei capannoni o i parcheggi, come già avviene in tutti gli altri Paesi europei?”.

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Foto di Fabrizio Bizzarri

La Lista Civica Carpi Comune – Sinistre Unite interviene sulla questione relativa all’installazione di circa 3 milioni di metri quadri di pannelli fotovoltaici nelle campagne tra Fossoli e Novi di Modena. “Siamo perplessi per almeno tre motivi inerenti il paesaggio, l’agricoltura e l’eccessiva concentrazione di impianti a Fossoli. Con questi 300 ettari di fotovoltaico, crediamo che il nostro paesaggio agricolo carpigiano subirà un eccessivo stravolgimento. Pensare che al posto di grano, mais e foraggio ci sarà una distesa di pannelli fotovoltaici lascia dei forti dubbi sulla sostenibilità paesaggistica dell’intervento. Il profilo delle nostre campagne muterà radicalmente, e crediamo lo farà in peggio.  Questi impianti agrivoltaici (sistemi che sulla carta prevedono l’integrazione fra la produzione di energia tramite pannelli fotovoltaici e la produzione agricola o l’allevamento zootecnico) temiamo che nei fatti continueranno soltanto a degradare il territorio a nord di Fossoli, un territorio che vede oggi una eccessiva concentrazione di impianti ambientali (qualcuno ricorda gli incendi di CARE?)”. Anche se il tema della transizione energetica è centrale, proseguono i rappresentanti della lista, ci “domandiamo come mai anziché utilizzare terreni agricoli, non si sfruttino superfici diverse, come le coperture dei capannoni o i parcheggi, come già avviene in tutti gli altri Paesi europei?

L’impiego del fotovoltaico per la produzione di energia elettrica è indispensabile, ma non si devono sottrarre suoli fertili da impiegare per la coltivazione di derrate alimentari. Ricoprire le nostre campagne di pannelli fotovoltaici riteniamo non sia la strada giusta”.