L’anno sociale delle attività sportive non è ancora ricominciato e già è praticamente impossibile prenotare la visita medica di idoneità agonistica per i minorenni. All’Ausl di Modena in due giorni sono andati esauriti i posti disponibili per agosto e settembre e si sta pensando a possibili soluzioni. Senza quel certificato, i ragazzi non possono praticare l’attività sportiva e l’unica alternativa per le famiglie, ammesso che trovino posto, è rivolgersi ai centri privati pagando cifre tra i 40 e i 70 euro. Sulla base del diritto allo sport per tutti, la certificazione dell’idoneità sportiva è gratuita nella sanità pubblica.
E fioccano le segnalazioni perché, ad oggi, chiamando il Cup non si trova un posto utile prima di novembre. Conosce bene la situazione il direttore della Medicina dello Sport dell’Ausl di Modena Gustavo Savino alle prese con più di una difficoltà.
“La questione fondamentale è la carenza di medici dello sport: l’organico si è ridotto sensibilmente rispetto al 2018 e, nonostante ogni due mesi esca un bando per il reclutamento, non si presenta nessuno. I giovani preferiscono esercitare la professione nel settore privato dove i guadagni sono maggiori. Indicativamente, in media ciò che un medico dello sport nel privato guadagna con una visita ciò che nel pubblico guadagna in un’ora. Inoltre, il tema della carenza dei medici riguarda anche la specialistica in Medicina dello sport, con il risultato che dall’Università esce un numero esiguo di medici e quei pochi abilitati alla visita sportiva scelgono di lavorare nei centri privati”.
Sono quattro in tutto i medici in servizio alla Medicina dello Sport dell’Ausl di Modena e la situazione è talmente critica che il direttore Savino si è reso disponibile a fare visite nella settimana di ferragosto: al ritmo di una visita ogni mezz’ora si riescono a fare una quarantina di visite ma i medici sono troppo pochi per soddisfare tutte le richieste e le famiglie si lamentano perché non riescono a prenotare.
“Stiamo lavorando e abbiamo reso disponibili i mesi fino alla fine dell’anno aprendo le agende degli appuntamenti per soddisfare il maggior numero di richieste, ma da settembre la situazione non potrà che peggiorare perché un altro medico lascerà per motivi familiari e l’organico della Medicina dello Sport si ridurrà ulteriormente”. Già oggi i primi posti disponibili sono a dicembre.
Il dottor Savino conclude ricordando l’importanza della visita medico sportiva per l’idoneità agonistica, “che non va sottovalutata. Nel caso in cui vengano riscontrati problemi, grazie alla dotazione di strumenti, seguiamo il minorenne nel suo percorso diagnostico, se non vengono riscontrati ostacoli garantiamo la sua buona salute per un anno”.
Sara Gelli