Cinema Lux di Rovereto, cantiere ancora al palo

Nonostante le rassicurazioni fatte dall’Istituto Diocesano Sostentamento Clero nel settembre 2023 l’edificio è ancora tristemente incompiuto. Dall’ente fanno sapere che pur essendo stata individuata un’altra ditta a cui affidare il cantiere, la situazione “è complessa e bloccata da procedure burocratiche che impediscono la ripresa dei lavori”. Intanto in paese il malumore continua a crescere e i cittadini chiedono che lo stabile venga modificato, ridotto di dimensioni e completato.

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I lavori iniziati nel novembre del 2020 per realizzare a Rovereto sulla Secchia il nuovo Cinema Lux, la sala polivalente, il bar, i negozi e gli appartamenti si sarebbero dovuti concludere in circa due anni. Qualcosa però è andato decisamente storto…  Nel luglio 2022 infatti la ditta a cui era stata affidata la realizzazione del direzionale, la Cooperativa Edile Artigiana di Parma, è fallita e tutto si è irrimediabilmente bloccato. 

Nel settembre 2023 lIstituto Diocesano Sostentamento Clero, che detiene la proprietà del Cinema Lux e di una parte di piazza, aveva “rassicurato la comunità di Rovereto s/S che il presidente dell’ente don Flavio Segalina e la direzione lavori nella persona dell’ingegner Marco Soglia (ndr – a cui è stato affidato il progetto di rifacimento del Cinema, dopo gli ingenti danni inferti dal sisma unitamente all’architetto Federica Gozzi) sono in contatto continuo con il curatore fallimentare e con altre imprese interessate al subentro, al fine di far ripartire il più celermente possibile i lavori”. Nonostante le promesse fatte però l’edificio è ancora tristemente incompiuto.

Dall’istituto diocesano fanno sapere che pur essendo stata individuata un’altra ditta a cui affidare il cantiere, la situazione “è complessa e bloccata da procedure burocratiche che impediscono la ripresa dei lavori”. Procedure che non riguardano il Comune di Novi.

Intanto in paese il malumore continua a crescere e i cittadini chiedono che lo stabile venga modificato, ridotto di dimensioni e completato, in modo da renderlo più compatibile con l’ambito architettonico e urbanistico che lo circonda, e soprattutto in modo da restituire alla collettività quel luogo di aggregazione e socialità che era la piazza di Rovereto. Il progetto, lo ricordiamo, gode di uno stanziamento della Regione Emilia Romagna (3 milioni) e del contributo della Fondazione CR di Carpi (400mila euro). Un finanziamento, quello regionale, che rischia di saltare qualora i lavori non venissero completati entro il 31 dicembre 2025.

Jessica Bianchi