Occuperà 30 ettari di area agricola l’impianto agrivoltaico Cascinetto

Agrivoltaico - Nei due Comuni di Carpi e Novi di Modena sono 5 i progetti avviati nel 2024 e “sottoposti a procedimento di valutazione ambientale di competenza statale o regionale” spiegano dalla Regione Emilia Romagna ma solamente uno, quello denominato Cascinetto presentato da Sonnedix Leonardo srl, proseguono dall’ente, sinora “ha concluso positivamente la valutazione ambientale mentre tutti gli altri procedimenti sono ancora in corso”.

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Tra Fossoli e Novi di Modena si rincorreranno impianti agrivoltaici per una superficie occupata complessiva di circa 300 ettari. Oltre 3 milioni di metri quadrati equamente distribuiti tra il Comune di Carpi e quello di Novi di Modena che sfrutteranno il buffer afferente agli stabilimenti di trattamento rifiuti presenti nella zona. Gli investitori sono grandi gruppi industriali: IrenSonnedix Leonardo srlNamiasEnergy Acquarius (per maggiori informazioni rimandiamo all’articolo https://temponews.it/2024/07/01/3-milioni-di-metri-quadrati-occupati-da-impianti-agrivoltaici-tra-carpi-e-novi-di-modena/).

Nei due Comuni sono 5 i progetti avviati nel 2024 (4 a Carpi e 1 a Novi di Modena) e “sottoposti a procedimento di valutazione ambientale di competenza statale o regionale” spiegano dalla Regione Emilia Romagna ma solamente uno, quello denominato Cascinetto, proseguono dall’ente, sinora “ha concluso positivamente la valutazione ambientale mentre tutti gli altri procedimenti sono ancora in corso”. La Regione precisa poi “che i procedimenti di competenza ministeriale non autorizzano il progetto bensì effettuano soltanto la valutazione ambientale e, successivamente, devono essere sottoposti all’iter di autorizzazione unica di competenza di Arpae”.

Ma quali sono la caratteristiche del progetto relativo all’impianto “Cascinetto” presentato da Sonnedix Leonardo srl?

Il progetto riguarda la realizzazione di un nuovo impianto agrivoltaico di potenza nominale pari a 18,97 MWp e delle relative opere di connessione alla rete elettrica, ovvero un elettrodotto interrato in alta tensione e l’ampliamento della Stazione Elettrica della RTN a 380/132 kV denominata “Carpi-Fossoli” di Terna. L’area agricola dove sorgerà l’impianto, affacciata sulla Romana Nord, ha un’estensione di circa 30,44 ettari, di cui poco più di 20 ettari di area recintata e utilizzata per l’installazione dei moduli fotovoltaici mentre le restanti aree saranno destinate alle fasce di rispetto. Il progetto ha incassato il via libera della Regione: “Vista, infine, la documentazione tecnica pervenuta ed espletata la procedura di Screening di incidenza, dalla quale si evince che il Progetto in oggetto non determina incidenza negativa significativa sul sito della Rete Natura 2000 interessato, con la presente si comunica l’esito positivo della Valutazione di incidenza” si legge nell’istanza regionale. Anche ARPAE Servizio Autorizzazioni e Concessioni Modena è dello stesso parere: “Oltre ai benefici ambientali condotti dalla coltivazione agricola integrata alla produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, il progetto prevede la realizzazione di interventi di mitigazione volti a minimizzare l’interferenza dell’opera sugli aspetti ambientali e paesaggistici del territorio. L’analisi degli impatti a carico delle matrici aria, acqua, suolo, paesaggio, avifauna e rumore rispetto alla realizzazione dell’impianto e alle relative opere di connessione, non ha messo in evidenza impatti elevati che, nel peggiore dei casi e solo puntualmente, sono di entità media”.

(Per maggiori informazioni https://serviziambiente.regione.emilia-romagna.it/viavasweb/ricerca/dettaglio/6192)

Jessica Bianchi

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