“Siamo molto contente e soddisfatte, le nostre aspettative sono state superate ed è stata un’esperienza importante per noi. I presenti ci hanno chiesto di rifarla e ci stiamo già pensando magari integrandola con ulteriori proposte per dare nuovi spunti”. Il pubblico è diventato protagonista in occasione di Matta Book Pride, simposio dedicato a letture, condivisione e disconnessione, nella serata di mercoledì 10 luglio presso il circolo Mattatoyo a Carpi.
Tanti hanno raccolto l’invito di Annalisa Grulli e Gisella Piccagliani (@Bartle_book), hanno preso un libro, hanno lasciato spento il cellulare e si sono immersi nella lettura ognuno nella postazione preferita sorseggiando un bicchiere con il volume tra le mani assaporando il piacere di potersi dedicare totalmente a quelle pagine. “L’evento, proposto per la prima volta a Carpi, è piaciuto: c’è chi ha portato un libro, chi ne ha portati una pila intera da casa e chi l’ha preso in prestito per la serata. E proprio i libri diventano il mezzo per creare conversazioni più profonde e condividere impressioni e far nascere nuove amicizie.
C’è stata la disconnessione dai dispositivi – aggiunge Annalisa – ma una enorme connessione tra le persone che hanno interagito tra di loro proprio grazie al libro o al fumetto che avevano. Io stessa sono riuscita a fare conoscenza e ho dialogato con due persone proprio in virtù del libro che avevano portato con sé”.
Hanno partecipato persone di tutte le età, sia in gruppo che presentandosi da soli come Aldo, che si occupa di calligrafia ed è stato con noi disegnando e scrivendo per i presenti e realizzando segnalibri.
Riscontri positivi anche per Luca Zirondoli e Chiara Buldrini, rispettivamente presidente e vicepresidente del circolo Arci Mattatoyo che “da luglio 2022 ha ripreso le attività grazie ai numerosi volontari e volontarie che partecipano a tutti gli eventi occupandosi di ogni aspetto, dall’organizzazione degli eventi (concerti, reading, proiezioni, presentazioni con autori, gruppi di lettura, mercatini handmade e vintage) alla mescita e siamo sempre aperti alle proposte, come questa di Gisella e Annalisa, che coinvolgano le persone in percorsi di cultura condivisa e partecipata. E constatata la risposta, è stata la prima tappa di un percorso che costruiremo assieme”.
I book party sono sempre più apprezzati e, nonostante siano stati importati dagli Stati Uniti, si stanno diffondendo a macchia d’olio anche in Europa. E se il primo book party è stato un successo inaspettato, perché non rifarlo? Diventerà una bella abitudine e un’occasione per rivedersi o mettervi piede per la prima volta.
S.G.
