Attraverso l’antica Via della Seta in sella a una moto

Gli amici Armando Ferrari e Maurizio Pataccini, dopo il viaggio che nel 2022 li aveva condotti sino a Capo Nord, sono pronti a infilarsi nuovamente casco e giubbotto alla scoperta di terre mitiche, sulle orme delle carovane che per millenni le hanno attraversate per raggiungere la Cina. Dopo un’immancabile foto propiziatoria in Piazza Martiri, in sella alle loro fidate motociclette, i fantastici due intraprenderanno un’avventura memorabile lunga 10mila chilometri.

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Maurizio Pataccini e Armando Ferrari

Stanno per iniziare un’avventura memorabile, lunga 10mila chilometri, attraverso l’antica Via della Seta in sella alle loro motociclette. Gli amici Armando Ferrari e Maurizio Pataccini dopo il viaggio che nel 2022 li aveva condotti sino a Capo Nord, sono pronti a infilarsi nuovamente casco e giubbotto alla scoperta di terre mitiche, sulle orme delle carovane che per millenni le hanno attraversate per raggiungere la Cina. Un viaggio pianificato nel dettaglio, tappa dopo tappa, che unirà il piacere della scoperta alla solidarietà. Dopo un’immancabile foto propiziatoria in Piazza Martiri, in sella alle loro fidate moto, i fantastici due si dirigeranno verso il porto di Ancona dove salperanno alla volta di Igoumenitsa.

la partenza per Capo Nord nel 2022
l’arrivo a Capo Nord

“Una volta giunti in Grecia – spiega il carpigiano Armando Ferrari – proseguiremo verso la Turchia e poi via fino in Georgia, a Kutaisi, dove una missione gestita da suore italiane ci attende. Lì consegneremo cancelleria per i bambini che la frequentano, oltre a 15 magliette dell’attaccante del Napoli, Khvicha Kvaratskhelia, il Maradona della Georgia per intenderci, degli Hula hoops e del materiale per il cucito e il ricamo. Stiveremo tutto nelle borse delle moto, sarà un lavoro certosino ma desideriamo davvero fare i Babbo Natale, seppure senza barba bianca né cappello rosso”. E dopo la consegna dei doni, i due fileranno via, iniziando un vero e proprio viaggio a ritroso nella Storia. Dopo la Cecenia infatti, davanti ai loro occhi si staglierà il Kazakistan, paese dagli spazi sconfinati, coi suoi paesaggi incontaminati, tra deserti, canyon, laghi cristallini e città antiche. Poi i motociclisti approderemo in Uzbekistan, il Paese del miraggio, delle maioliche che brillano al sole e… di Aladino ovviamente. Lì si inoltreranno per le strade delle città carovaniere, da Khiva a Bukhara, da Tashkent fino alla leggendaria Samarcanda, alla ricerca degli echi di civiltà lontane.

“Dopo l’Uzbekistan – proseguono i due amici – arriveremo nelle terre più remote e meno turistiche ovvero Tajikistan e Kirghizistan e non vediamo l’ora. Il Pamir è il punto d’incontro tra l’Asia Centrale e gli altipiani del Tibet. Montagne, ghiacciai e vallate la fanno da padrone in questo remoto angolo del Tagikistan. E’ un viaggio alla scoperta di una delle regioni più isolate al mondo, dove le infrastrutture sono poche e la popolazione vive di agricoltura e allevamento. Per centinaia di anni, la gente di quelle terre si è riferita alle proprie montagne chiamandole il Tetto del Mondo e il nostro percorso si snoderà per circa 800 chilometri lungo la cosiddetta autostrada del Pamir, una strada sterrata di fondo valle che corre vicina al confine con l’Afghanistan. Dopodiché ad accoglierci sarà il Kirghizistan, probabilmente il paese più scenografico che avremo la possibilità di ammirare, luoghi pressoché sconosciuti alla maggioranza della gente”. E, dopo 10mila chilometri macinati e con un’avventura straordinaria da raccontare, Armando e Maurizio saliranno su un aereo per tornare a casa. Le moto, al momento resteranno là ad attenderli…

Jessica Bianchi

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