La giustizia secondo De André sul palcoscenico a Carpi

"Senza benda e senza spada. La giustizia degli ultimi nel pensiero e nell’opera di Fabrizio De André" è lo spettacolo di musica e parole in programma sabato 18 maggio alle 21 presso l’Auditorium San Rocco di Carpi. La serata rientra nel programma del Festival di Giustizia Penale. Presenterà l'avvocato Graziano Martino (in foto) insieme alla collega Elena Lenzini

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Senza benda e senza spada. La giustizia degli ultimi nel pensiero e nell’opera di Fabrizio De André è lo spettacolo di musica e parole in programma sabato 18 maggio alle 21 presso l’Auditorium San Rocco di Carpi. Il filo conduttore della serata, che rientra nel programma del Festival di Giustizia Penale, presentata dagli avvocati Elena Lenzini e Graziano Martino, è la giustizia degli ultimi, raccontata attraverso l’ascolto delle canzoni del cantautore genovese partendo dall’umano, tipico dell’universo dei protagonisti da lui creati.

Quella giustizia può diventare il parametro di un nuovo approccio anche per la pratica dei tribunali, delle carceri, dei percorsi di nuova vita di chi riconosce la propria aspirazione a rinascere?

“L’omaggio a De André  – spiega l’avvocato Martino – cade a distanza di venticinque anni dalla morte avvenuta nel 1999. Ad approfondire il tema saranno l’avv. Raffaele Caruso (“La giustizia nelle canzoni di De André: un possibile filo conduttore”) e il prof. Gabriele Catania (“L’umanizzazione del rapporto con il diverso nel pensiero e nell’opera di Fabrizio De André. Il caso della giustizia e della psichiatria”)”.

Altri due appuntamenti sono in programma a Carpi sabato 18 maggio presso la Sala Loria: alle 16.30 la riflessione con Giorgio Fabio Colombo sul tema “Assenza di eserciti e presenza militare. L’ossimoro del ruolo del Giappone nei conflitti internazionali”; alle 17 segue l’evento “La repressione delle violazioni sulla condotta delle ostilità, fra giustizia internazionale e interna” in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, a cui partecipano Alessandra Annoni, Giulio Bartolini, Micaela Frulli e Chantal Meloni.

La vita e la morte nella giustizia penale questo il tema del 2024 del Festival di Giustizia Penale che nasce per parlare di garantismo e saranno tra gli ospiti: Cristina Cattaneo, medico legale che si è occupata di importanti delitti, il politico e giurista Giuliano Amato, Roberto Formigoni, già presidente della Regione Lombardia, la senatrice Giulia Bongiorno e la giornalista Daria Bignardi. Onori di casa affidati a Guido Sola, avvocato, presidente del Festival. Attesa alla tre giorni anche la presenza del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

La giornata di sabato sarà dedicata al tema del carcere. Tra gli ospiti Ricky Jackson, condannato a morte da innocente e libero dopo 39 anni di carcere. Previsto un evento di approfondimento sulla maternità surrogata.

“Il Festival della Giustizia Penale – conclude l’avv. Martino – si propone, anche quest’anno, di avvicinare un vasto pubblico a temi complessi, utilizzando registri comunicativi e organizzativi non convenzionali, che raccontino storie di vita, traducendo i linguaggi propri di giuristi e professionisti del diritto”. Come nelle passate edizioni offre la possibilità di partecipare agli eventi, gratuitamente, sia in presenza sia tramite il sito internet festivalgiustiziapenale.it o attraverso il canale YouTube del festival.

S.G.

 

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