Cambiare lo sguardo sulla disabilità? “Attraverso quello che facciamo è possibile”. Così Sergio Zini, Presidente della Coop Sociale Nazareno di Carpi, rispetto alle pericolose dichiarazioni sulla possibilità di classi separate a scuola per i disabili. “La disabilità è un concetto relativo, non definisce la persona e la politica deve mettere le mani in pasta e chiedersi se è sufficiente quello che fa per il riconoscimento della dignità” e insiste ancora citando il “Noi, non loro” del Convegno Nazionale della Cei a Napoli a cui ha partecipato, perché “non si può parlare di se stessi, se non si parla di noi” come a dire che al progetto di vita di qualsiasi individuo si lavora insieme, anche a quello delle persone con disabilità che, oltre a seguire le terapie, hanno voglia di vivere, di realizzarsi, di divertirsi.
Lo testimoniano Marco Calamai, giocatore di pallacanestro e poi allenatore professionista, che dal 1995 si dedica in qualità di istruttore ad allenare ragazzi e adulti affetti da disabilità mentale e Maria Giulia Cotini scrittrice affetta da tetraplesi spastica, collegati in streaming durante la presentazione della 26esima edizione del Festival Internazionale delle Abilità Differenti dal titolo La Bellezza che ricrea in programma dal 5 maggio al 4 giugno a Carpi, Correggio, Sassuolo e Bologna.
Calamai sarà presente alla proiezione del film spagnolo “Non ci resta che vincere” (21 maggio, ore 20.45, Cinema Space City a Carpi) e racconterà del suo lavoro e dell’importanza del gioco. “A noi spetta di emozionarli, coinvolgerli, farli divertire e di avere fiducia in una loro crescita: io non so dove arriveranno ma non lo sa nessuno” e racconta dell’emozione che ha provato quando, dopo tre anni di osservazione da fuori campo, una ragazza ha iniziato a giocare dimostrando di aver appreso la pallacanestro durante tutto quel tempo attraverso i neuroni specchio.
Collegata online anche Maria Giulia Cotini racconta del suo libro Hermannus Contractor – Lo smeraldo nella pietra (24 maggio, ore 19, Residenza Nazareno, via Budrione Migliarina parte est Carpi) dedicato a quel bambino che fu portato nel monastero di Reichenau perché affetto da tetraplesi spastica e che sfidò i propri limiti fino a incantare papi e imperatori. “Quando avevo undici anni faticavo a integrarmi in classe ma la storia di Ermanno mi ha convinto a trovare uno spazio nel mondo”.
Simona Famulari, responsabile organizzativo del Festival Internazionale delle Abilità Differenti, illustra gli appuntamenti che completano la kermesse: il concorso artistico Open Festival per compagnie emergenti (6 maggio, ore 9.30 Teatro Asioli di Correggio), l’incontro- concerto Un’insolita armonia con la violoncellista nata sorda Giulia Mazza accompagnata dal pianista non vedente Filippo Visentin, lo spettacolo teatrale La balena bianca della compagnia Manolibera (18 maggio, ore 21, Teatro Comunale di Carpi), il convegno Cosa ci rende umani – Corpo, cervello, relazioni per vivere il presente con il neuroscienziato Vittorio Gallese (23 maggio, ore 18, Parco di Casa Mantovani, via Santa Barbara Bologna), lo spettacolo di musica Caro Maestro dell’Orchestra Scià Scià (27 maggio ore 21 Teatro Carani di Sassuolo), il concerto di Frida Bollani Magoni sul palco con la compagnia di danza EgoMuto in Call of Beauty (30 maggio ore 21 Teatro Comunale di Carpi) e la presentazione del libro del maestro Enrico Zanella nel corso dello spettacolo A different Conductor (4 giugno, ore 19, Bistrò53 in via Bollitora interna 134 a Carpi).
E’ il momento di cambiare lo sguardo e il Festival Internazionale delle Abilità differenti è l’occasione “per ricordarci da dove ripartire ogni giorno nel nostro impegno quotidiano”.
Sara Gelli