Il Comune di Latina ha intitolato un largo a Fernando Bassoli, il carpigiano che fu primo sindaco di quella città, dal 1945 al 1951: la decisione è stata votata all’unanimità dal Consiglio comunale, sanando una sorta di oblio pubblico nel quale era caduta la figura di Bassoli.
Classe 1907, nato a Fossoli, era un dipendente dell’allora Cooperativa Braccianti, sceso nell’Agro Pontino per il lavoro di bonifica degli anni Trenta. Dopo Terracina si spostò a Littoria, fondata nel 1932 dal fascismo, e qui si stabilì con la moglie, Tilde Reguzzoni e il primogenito Franco, entrambi nati a Carpi.
Entrato nel CLN come membro del Partito Repubblicano, e nel giugno 1945 il Prefetto lo nominò Sindaco di Latina (nuovo nome di Littoria), carica alla quale venne poi confermato nel marzo 1946, alle prime elezioni amministrative a suffragio universale – le primissime per la città, che essendo nata 13 anni prima aveva avuto solo dei Podestà.
L’area intitolata al carpigiano, morto a Latina nel 1988 e là sepolto, si trova nel Parco Falcone e Borsellino il principale, dove sono anche i busti di Mazzini e Garibaldi, fatti collocare dallo stesso Bassoli durante il proprio mandato.
A riaccendere i riflettori sul Sindaco che firmò la ricostruzione materiale e morale della città pontina, è stato il libro a lui dedicato da Licia Pastore, pubblicista di Latina, che mercoledì scorso era a Carpi per presentarlo, insieme all’avvocato Carlo Bassoli, figlio dello scomparso, e al sindaco Alberto Bellelli.
In mattinata lo stesso Bellelli aveva ricevuto in Sala Consiliare l’avvocato, sua sorella Graziella e altri familiari, venuti nella nostra città apposta per l’iniziativa programmata all’auditorium Loria, con rappresentanti della CMB in entrambe le occasioni.