Carpi capitale della Digital Transformation

La trasformazione digitale rappresenta un elemento imprescindibile, un passo necessario per incrementare le performance e favorire l’adattabilità delle imprese in un mercato globalizzato e sempre più guidato dalla tecnologia. A correre in aiuto di imprenditori e artigiani che desiderano migliorare i propri processi aziendali vi è la società informatica Ferraguti Engineering: nata a Carpi (in via Giovanni XXIII, 106) nel 2019, vanta clienti che brillano nel panorama internazionale.

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Meno della metà delle piccole e medie imprese italiane investe in tecnologia digitale e tre PMI su dieci non ne riconosce il valore. La Digital Transformation però rappresenta un elemento imprescindibile, un passo necessario per incrementare le performance e favorire l’adattabilità delle imprese in un mercato globalizzato e sempre più guidato dalla tecnologia. 

A correre in aiuto di imprenditori e artigiani che desiderano compiere il “grande salto” vi è la società informatica Ferraguti Engineering: nata a Carpi (in via Giovanni XXIII, 106) nel 2019, vanta clienti che brillano nel panorama internazionale. 

“Realtà prestigiose, grandi e strutturate – spiega l’ingegnere informatico nonché fondatore della società, Fabio Ferraguti – che per prime hanno compreso quanto la digitalizzazione fosse una tappa obbligata”. 

Accelerato fortemente dalla pandemia, la quale ha reso ancor più evidente il gap tecnologico del nostro Paese, il processo di trasformazione digitale non riguarda però soltanto i “dati”, le “cose” bensì tutto il capitale umano di un’azienda e presuppone un profondo cambiamento. Un cambio di visione, di metodo e di approccio. 

“Il nostro compito – prosegue l’ingegner Ferraguti – è quello di automatizzare e ottimizzare i processi aziendali che vengono ancora eseguiti in modo manuale o semiautomatico. O, per dirla con altre parole, digitalizzare tutto ciò che avviene al di fuori di un dispositivo elettronico. L’obiettivo? Velocizzare ed efficientare la gestione aziendale e, al contempo, rendere la vita dei lavoratori più semplice e immediata. Come? Ad esempio trasferendo la scrivania fisica dell’utente in una digitale. Block notes, post-it, chiavette usb, cartelle piene di documenti o appunti… tutto viene digitalizzato e reso accessibile su ogni dispositivo di lavoro e non solo, dal computer al cellulare, al tablet, in qualsiasi momento e in qualunque luogo. Uno strumento fondamentale per lavorare in modalità smart working o per essere operativi anche in condizioni atipiche”. 

Parola d’ordine: sicurezza. In una realtà in cui gli attacchi hacker sono talmente diffusi da non fare più notizia, “garantire altissimi standard di sicurezza è per noi un imperativo. Ecco perchè – spiega Ferraguti – per accedere alle informazioni, ad esempio, non serviranno password ma occorrerà utilizzare i propri dati biometrici, dall’impronta digitale al riconoscimento facciale, il tutto, naturalmente, mantenendo alto il livello di riservatezza e di sicurezza anche di questi dati biometrici”.

Potenzialità enormi che per tante piccole realtà rappresentano ancora una terra inesplorata: “a mancare, alle volte, è la consapevolezza che, attraverso la trasformazione digitale, si possono eliminare numerose inefficienze e ottenere innumerevoli benefici”.

Lo staff di Ferraguti Engineering è composto da otto persone, tra tecnici, commerciali e amministrativi dai 22 ai 40 anni e, conclude Fabio Ferraguti, “l’obiettivo che mi pongo ogni giorno è quello di rendere l’ambiente di lavoro il più piacevole possibile. Orari flessibili, un welfare aziendale che mette al centro le esigenze e i bisogni di ciascuno, ambienti dedicati al ristoro ed al relax, con musica in sottofondo, cucina e videogiochi… insomma facciamo di tutto per rendere più facile non solo la vita dei nostri clienti ma anche la nostra, in pieno stile Silicon Valley”.

Jessica Bianchi 

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