Per i correggesi è semplicemente l’ex caserma dei Carabinieri di viale Cottafavi, ma fra pochi mesi l’edificio quasi centenario verrà conosciuto da tutti come un centro culturale polivalente, di grande funzionalità e pregio architettonico, che ospiterà non solo la nuova sede della biblioteca Einaudi, con tanti spazi per lo studio, ma anche una piccola arena all’aperto per concerti, spettacoli e convegni. “La rigenerazione dell’ex caserma – ha dichiarato il sindaco Fabio Testi – è stata resa possibile grazie alla generosità di due correggesi, Brenno Bertani e Artenice Rinaldi che non ringrazieremo mai a sufficienza, che hanno deciso di acquistare e ristrutturare l’ex caserma dei carabinieri con l’obiettivo di donare alla comunità, e ai giovani in particolare, un nuovo contenitore culturale vivace e con respiro sovracomunale. In tal senso, per dare completezza all’intervento non solo nella riqualificazione degli spazi interni, ma intervenendo anche sugli esterni, stiamo lavorando con l’avvocato Giulio Morandi, che sta seguendo gli aspetti amministrativi della donazione dei coniugi Bertani, per la ricerca di nuove risorse, pubbliche e private, per poter procedere con l’acquisto degli arredi e le opere di riqualificazione del parco esterno, sfruttando bonus finanziari e sgravi fiscali. L’obiettivo è che questo nuovo centro culturale, vista anche la sua propizia posizione, faccia da volano per aumentare ulteriormente la già ricca proposta culturale di Correggio e che possa favorire il dialogo tra pubblico e privato con progetti nell’interesse di tutta la comunità”.
“Dal punto di vista architettonico – ha spiegato l’architetto Mauro Severi, responsabile dei lavori di riqualificazione dello stabile – si tratta di una palazzina degli anni ’30 di grande pregio. Il progetto prevede il recupero del complesso di edifici che comprende servizi e uffici sull’ingresso e due capannoni sul retro, che erano adibiti a magazzino per il formaggio. Li abbiamo trasformati in spazio aperto aggiungendo anche due soppalchi che si affacciano sugli spazi a doppio volume. A lavori conclusi ci sarà quindi lo spazio aperto più grande destinato alla consultazione e tanti altri spazi più contenuti pensati per lo studio, ma anche per raccolte specialistiche e gruppi di ricerca. Sarà insomma uno spazio vitale, frequentato, non solo il posto nel quale andare a prendere o riconsegnare un libro in prestito”. Ma sarà lo spazio esterno a fare la differenza, caratterizzando il centro come polo culturale vero e proprio: “C’è un’area verde molto ampia – ha confermato l’architetto Severi – che si collega con l’ex cinema estivo e con gli istituti scolastici Andreoli-Marconi-CPIA, dandoci la possibilità di creare un polo destinato all’educazione della nostra comunità. Sarà anche l’ennesima eccellenza architettonica di Correggio, un pezzo di centro storico, un edificio di grande pregio che, con l’attualizzazione degli interni, con soluzioni di grande qualità in chiave contemporanea, diventa l’ennesima gemma di un borgo già ricchissimo di edifici di grande valore culturale, artistico, architettonico”.
Il nuovo centro culturale al momento non ha ancora un nome, anche se tante sono le ipotesi che si stanno valutando, e si caratterizza anche per l’importante miglioramento sismico effettuato durante la prima fase dei lavori e per la concezione green dei suoi impianti: pompe di calore, pannelli fotovoltaici, illuminazione a led o comunque finalizzata al risparmio energetico, soluzioni che favoriscono l’isolamento termico e la ventilazione: sarà uno spazio aperto alla città che coniuga valenza storica e soluzioni pensate con la sensibilità di oggi per i temi di sicurezza e ambiente. Ma quando sarà consegnato alla città? Proprio in questi giorni si stanno sistemando gli impianti, la copertura è stata posata, e a giugno l’80% dei lavori saranno conclusi e si potrà organizzare una serie di visite guidate al cantiere. “L’obiettivo – ha concluso l’architetto Severi – è quello di completare l’edificio entro fine anno, rinviando l’allestimento del parco esterno al 2025. Il punto interrogativo è legato all’acquisto degli arredi e alla sistemazione degli esterni per i quali è necessario trovare dei finanziamenti. Correggio ha una lunga storia di persone che hanno pensato al bene comune: ora c’è l’opportunità di contribuire a completare il lavoro con gli arredi, la sistemazione dei giardini, la realizzazione di una piccola arena esterna per eventi che spaziano dalla musica alla letteratura, dalla convegnistica al teatro e a tutto ciò che si muove intorno al concetto ampio che abbiamo oggi sul termine biblioteca che non è solo la conservazione e la consultazione. Oggi c’è l’opportunità di contribuire alla creazione di uno strumento che avrà un respiro provinciale: Correggio ha una tradizione enorme in questo senso, essendo una delle cittadine più ricche di storia e cultura di tutta l’Emilia, considerando la sua dimensione. Chi vuole intervenire per completare quest’opera ha la possibilità straordinaria di aiutare Correggio a dotarsi di un centro culturale davvero di grande spessore”.