L’abbandono di rifiuti è un reato penale: accertato un caso a Carpi

Sono stati 76 i sopralluoghi svolti dagli agenti e in un caso è stato accertato il reato

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Rifiuti in via Remesina Esterna (foto di repertorio del 12 marzo)

Una modifica del testo unico ambientale ha trasformato, dallo scorso anno, l’abbandono di rifiuti in illecito penale. Quello che prima era sanzionato in via amministrativa (come un divieto di sosta o un eccesso di velocità su strada), è diventato un reato.

Questo significa che oggi qualsiasi persona, e non solo più le imprese, rischia una denuncia quando abbandona il sacchetto della spazzatura nell’ambiente, che sia in un fosso o in un terreno. Lo ha sottolineato il Comandante della Polizia Locale dell’Unione Terre d’Argine Davide Golfieri presentando in Consiglio comunale a Carpi la Relazione dell’attività del 2023. Sono stati 76 i sopralluoghi svolti dagli agenti e in un caso è stato accertato il reato. “Alla Polizia Locale è affidata la complessa attività di indagine per individuare il responsabile, segue l’informativa alla Procura da cui parte il procedimento penale” ha spiegato il Comandante Golfieri.

Lo scorso anno sono state accertate 33 violazioni per abbandono di rifiuti grazie all’uso delle fototrappole il cui utilizzo è cambiato dopo l’introduzione della nuova modalità di raccolta porta a porta integrale: erano state collocate in prossimità dei cassonetti dove più spesso si verificavano casi di abbandono di rifiuti ma essendo stati eliminati i cassonetti oggi le telecamere sono mobili e vengono spostate per monitorare i luoghi preferiti dagli incivili che si disfano dei propri rifiuti abbandonandoli.

Nuove forze stanno per scendere in campo e saranno un occhio vigile per tutelare l’ambiente e migliorare il decoro cittadino: lo ha annunciato il Comandante Golfieri, incaricato dell’ultima fase di formazione dei dipendenti Aimag, che hanno ormai terminato il corso per agenti accertatori ambientali e presto entreranno in servizio per la sorveglianza del territorio e per sanzionare violazioni quali ad esempio l’abbandono o l’errato conferimento dei rifiuti.

I controlli di Polizia ambientale nelle aree verdi lo scorso anno sono stati 803 e con la bella stagione alle porte saranno nuovamente intensificati per assicurare la vivibilità degli spazi verdi e delle aree gioco.

Sara Gelli

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