Sono stati consegnati venerdì 15 marzo nella sede della Provincia, gli attestati di merito dei nuovi maestri del lavoro di Modena, nel corso della cerimonia con il presidente della Provincia Fabio Braglia. L’incontro si è tenuto per festeggiare i 17 modenesi che nel 2023 sono stati insigniti del titolo di maestri del lavoro, onorificenza concessa dal capo dello Stato a chi si è distinto non solo per la lunga attività lavorativa all’interno di un’azienda, ma anche per particolari meriti professionali e umani.
«E’ un riconoscimento che premia una carriera esemplare sotto il profilo professionale e personale – ha sottolineato il presidente della Provincia Fabio Braglia nel corso dell’incontro – A voi va la gratitudine delle istituzioni modenesi anche per la preziosa opera di supporto ai giovani che si inseriscono nel mondo del lavoro, trasmettendo loro il patrimonio della vostra esperienza».
La delegazione modenese della Federazione nazionale dei Maestri del lavoro ha consegnato al presidente Braglia il volume con la storia del Magistero del lavoro, dalla sua istituzione nel 1923 fino ai giorni nostri.
I nuovi maestri del lavoro sono Giovanni Baraldi e Paolo Dondi di Omr Fonderia, Edith Barbieri della Fondazione collegio San Carlo, Tiziano Battistini e Giordano Vignudini di Ferrari, Guglielmo Bergamini di Lamborghini, il carpigiano Maurizio Berni di Torex, Raffaella Boni di Confesercenti, Luigi Cuoghi Costantini di Golinelli, il carpigiano Daniele Guaitoli di E-Distribuzione, Vanna Menabue, residente a Campogalliano, di Intima moda, Gennaro Monacelli e Raffaella Tavernelli di Cnh, Laura Neri e Mirko Pontiroli di Mantovani Benne, Enrico Santini di Fiori Group e Fabio Setti di Abl.
Il riconoscimento è dato a coloro che abbiano compiuto i 50 anni di età, abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per almeno 25 anni alle dipendenze di una o più aziende e si siano particolarmente distinti per singoli meriti di perizia, laboriosità e di buona condotta morale, che abbiano migliorato l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione, che abbiano contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro e che si siano prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell’attività professionale.