Strisce pedonali sbiadite, è tempo di riverniciarle

Le immagini dei “crateri” di via Remesina Esterna hanno fatto il giro dei social raccogliendo l’unanime sdegno della cittadinanza ma basta fare una passeggiata in città per rendersi conto dello stato non migliore in cui versano le strade.

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Le immagini dei “crateri” di via Remesina Esterna hanno fatto il giro dei social raccogliendo l’unanime sdegno della cittadinanza ma basta fare una passeggiata in città per rendersi conto di come lo stato in cui versano anche le strade urbane non sia certo dei migliori.

Ad attirare l’attenzione, oltre alle buche diffuse, è soprattutto la scarsa visibilità della segnaletica orizzontale in particolare in corrispondenza degli attraversamenti pedonali. Sono numerosi infatti i tratti in cui le strisce bianche sono talmente sbiadite da non essere praticamente più visibili, compromettendo così la sicurezza di pedoni e ciclisti laddove gli attraversamenti non siano regolati da semafori a chiamata.

Una riverniciatura, anche in vista dell’arrivo della stagione primaverile, è oltremodo necessaria per garantire l’incolumità delle fasce più deboli della strada. E poco importa se le strisce invisibili si trovano anche in zone residenziali e su assi stradali minori: i residenti, grandi e piccoli, hanno il diritto di passeggiare in piena sicurezza. Ben vengano interventi come la realizzazione delle isole ambientali ne quartieri Colombo, Messori e Parco Berlinguer ma questo non deve andare a discapito della manutenzione ordinaria. Una cura che dev’essere costante e continuativa per tentare di rendere strade, ciclabili e camminamenti meno pericolosi e a misura di pedone. 

Jessica Bianchi 

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