Lo scrittore Paolo Di Paolo ospite di Soliera d’Autore

Giovedì 14 marzo, alle 21, incontro con Paolo Di Paolo all’Habitat di Soliera, nell’ambito di Soliera d’Autore.

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Si intitola Romanzo senza umani il libro edito da Feltrinelli che Paolo Di Paolo presenterà a Soliera giovedì 14 marzo alle 21, ad Habitat, in via Berlinguer 201, nell’ambito della rassegna di incontri letterari Soliera d’Autore. L’incontro è a ingresso libero; lo scrittore romano dialogherà con Sonia Folin.

Con Romanzo senza umani, candidato al premio Strega 2024, Di Paolo prende spunto dalla ciclicità degli estremismi climatici che fanno parte della nostra vita e della storia del mondo, impattando a fondo su entrambe e mettendole in relazione. Il protagonista della vicenda è Mauro Barbi, uno studioso di storia e in particolare di un segmento della storia del Cinquecento conosciuto come la piccola glaciazione. Barbi ha trascorso la vita sui libri e adesso è come se uno sconvolgimento climatico e umano, prima ancora che meteorologico – stesse bussando alla sua porta. Un giorno lo studioso si sveglia con una terribile domanda in testa: che fine hanno fatto le persone che circondavano la mia vita, e soprattutto, quale ricordo conserveranno di me?

Una ex fidanzata, un amico, quella ragazza belga conosciuta a Madrid… riusciranno a confermare l’idea che Mauro Barbi coltiva di sé stesso? Con i loro nomi appuntati su un foglio, il protagonista del romanzo si mette alla ricerca di testimonianze, intraprendendo un viaggio che lo porterà a mettere in luce l’intima relazione tra il nucleo profondo di ogni vicenda umana con le conseguenze che la storia complessiva del genere umano in quanto tale produce. 

Forse quel periodo storico che è al centro degli studi dello stesso Barbi – la piccola glaciazione del 1573 nel corso della quale l’intero lago di Costanza gelò – può aiutare a mettere in luce il ‘raffreddamento’ più intimo dello studioso, una dimensione più intima ed esistenziale: se il mondo è sopravvissuto a quella era glaciale, in fondo Mauro Barbi può e deve provare a uscire dalla sua. La questione evocata dal parallelismo tra i due piani della narrazione riguarda ciascuno di noi. In tal modo Di Paolo fa riflettere sulle nostre emergenze, sul modo in cui il clima non sia mai soltanto uno sfondo davanti al quale si svolgono gli eventi della storia, quanto piuttosto un paradigma dentro il quale si producono quegli stessi fatti e avvenimenti, capace di influenzarne l’esito e amplificarne le risonanze profonde. 

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