“Ho sempre creduto nel potere catalizzatore della danza e di chi sa danzare più generi con la stessa forza espressiva. Come la scuola che dirigo in cui si fondono varie discipline espressive, anche al PalaMolza ho voluto condividere il mio progetto di quest’anno: il valore della versatilità. Le ragazze hanno creduto in questo progetto fin da subito, hanno studiato moltissimo sia con me che con Jessica Pederzoli che da quest’anno sta curando la parte di contemporaneo, per potersi migliorare in tutti i generi e sono riuscite ad ottenere i risultati che si meritano. La tappa di Modena è stato un successo, un meritato riconoscimento”.
Commenta così Erika Grassi il successo di Elena (17), Sara (16), Chiara (14) e Maria Giulia (14) che alla competizione di sabato scorso si sono esibite in cinque esibizioni differenti per stile (repertorio classico, neoclassico, modern, contemporaneo) o categoria (assolo, passo a due, gruppo).
“Riuscire a esibirsi in vari contesti con la stessa potenza espressiva non è da tutti, ma quello della versatilità è un principio che cerco di trasmettere da anni: che sia attraverso i vari stili della danza, o anche attraverso altre forme espressive, come ad esempio il teatro o le arti figurative, la cosa importante è sperimentare per esprimersi al meglio; così come è importante che chi guarda sappia apprezzare questa capacità che non tutti hanno o sanno padroneggiare”.
“Esibirsi davanti a una giuria e a tante persone mette sempre un po’ di agitazione; se poi ogni volta devi cambiare stile, è ancora più difficile”, sorridono emozionate le ragazze. “E’ un po’ come quando a scuola ti interrogano in materie diverse nello stesso giorno. Ma abbiamo accolto il progetto di Erika, abbiamo accettato la sfida e insieme a lei e a Jessica siamo riuscite a trovare il modo più giusto di esprimerci, come fa una vera squadra”.
Ora le ragazze si preparano in vista della finale in attesa dei risultati delle altre due tappe (Parma e Imola). In bocca al lupo ragazze!