L’ultima volta era stato il 2 marzo 2014 e alle primarie per la scelta del candidato sindaco del Centrosinistra a Carpi si recarono alle urne 3.340 persone. Sono trascorsi dieci anni e il grande rito della partecipazione dal basso è stato abbandonato, ma non a Carpi. Oggi, domenica 3 marzo, si è votato per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra: l’affluenza è stata di 2.927 votanti.
Riccardo Righi è stato scelto dalla maggioranza 61,1% (1.783 preferenze) e sarà il candidato della coalizione di Centrosinistra (Partito Democratico, Carpi Comune, Carpi 2.0, +Europa, Europa Verde, Italia Viva e Laboratorio Carpi) alle prossime elezioni amministrative mentre Giovanni Taurasi ne ha ottenute 1.134 (38,9%). 10 le schede bianche.
I quasi tremila che hanno votato alle primarie si concentrano nei cinque seggi in città dove hanno votato in 2.335 mentre nei sei seggi delle frazioni si sono recati a votare in 592: a Cortile solo in 27, a Migliarina in 42, a Budrione in 53 e poi si ai 130 di Santa Croce, ai 156 di San Marino dove si registra l’unica vittoria di Taurasi, fino ai 175 di Fossoli. Un segnale forte dalle frazioni che sarà stato sicuramente colto dai partiti della coalizione di centrosinistra.
Il record in città spetta ai due seggi che hanno accolto i pre-registrati in via don D. Albertario (672 votanti) e in via Paolo Guaitoli in centro (570 votanti).
Ed è polemica sul voto degli stranieri. Completamente assenti durante la campagna elettorale per le primarie sono spuntati come funghi al seggio del centro storico in via Ciro Menotti dove potevano votare i pre-registrati.
Chi non era iscritto alle liste elettorali perché minorenne e/o privo di cittadinanza con permesso di soggiorno poteva infatti votare previa pre-registrazione. 180 gli stranieri, per la maggioranza pachistani, pre-registrati e 150 quelli che hanno effettivamente votato. Una presenza che non è passata inosservata a più di un elettore che si è recato al seggio a votare.
