E’ Annalisa Arletti (FdI) la candidata sindaco del centrodestra alle prossime amministrative di Carpi. “Una candidatura la sua che non è stata imposta – chiarisce Francesco Coppi, coordinatore regionale di Noi Moderati in occasione della presentazione pubblica tenutasi questa mattina, 2 marzo, in un gremito Auditorium Loria – ma che quando è nata come opzione possibile è stata immediatamente sostenuta da tutte le forze del centrodestra. Annalisa è una donna, una madre e una lavoratrice che dimostra, ancora una volta, con la sua discesa in campo, tutto il suo coraggio”. D’altronde, gli fa eco il segretario della Lega Emilia, Mattia Rancan, “a voler fare il sindaco oggi si deve essere un vero eroe. Carpi è stata governata da troppo tempo da una sinistra ideologica, ora è tempo di cambiare, di offrire un’alternativa”. La Corte dei Pio, definita dal vice coordinatore regionale di Forza Italia Antonio Platis, “radical chic e connotata da un ambientalismo eccessivamente spinto” è la seconda città più “importante della provincia e Modena deve riconoscerne il ruolo, cosa che oggi non accade. Sinora i sindaci si sono passati il testimone scambiandosi un boccale di birra nei club della sinistra giovanile. Quel tempo è finito. Sono convinto – ha concluso Platis – che andremo al ballottaggio e che lo vinceremo”. A sostenere la candidatura della Arletti anche l’onorevole Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati: “a Carpi il centrodestra è unito non per mettere le mani sulla città ma per portare nuove idee. Sarà una battaglia dura e non mancheranno i colpi bassi ma siamo pronti”.
Le prime parole della candidata sindaco sono state rivolte a “quella Carpi che non vuole arrendersi. Quella che guarda al futuro nonostante il malgoverno del centrosinistra. Quella che riconosce la necessità di un cambio di passo. Di discontinuità. Noi siamo la giusta alternativa al Sistema Pd”. Per riuscire, in questa avventura, ha proseguito, “costruiremo una squadra di governo credibile, all’altezza della sfida, per coraggio e competenze, ancor prima che per appartenenza politica. Noi vogliamo governare la città non limitarci a gestirla. Ci assumeremo la responsabilità di fare, liberando nuove energie perché quella di oggi è una città ferma, frutto di scelte amministrative fallimentari”. Tra le “mancanze” di quella che Arletti, definisce “la peggior Giunta che Carpi ricordi”, vi sono una “viabilità pessima, un centro storico abbandonato a se stesso dove le attività commerciali continuano ad abbassare la serranda, il regalo di un bene pubblico come Aimag ad Hera e in cambio di cosa? Di nulla”. E, ancora, “parchi abbandonati al degrado, alla sporcizia e alle mal frequentazioni. Palestre chiuse e società sportive che non hanno più spazi adeguati per proporre le proprie attività”.
Tre le fasi che ora si aprono: l’ascolto dei cittadini e dei portatori di interesse, lo studio e l’elaborazione delle linee programmatiche e, infine, la creazione di una squadra di governo e la campagna elettorale. Annalisa Arletti però, un assaggio dei punti cardine del suo programma, lo ha concesso: in primis la sicurezza e il contrasto all’illegalità, vero e proprio cavallo di battaglia di Fratelli d’Italia, “con il potenziamento della Polizia Locale e l’introduzione del vigile di quartiere e di frazione”. E, ancora, rendere il centro storico “accessibile, vivo e attrattivo attraverso una programmazione strutturata e costante di eventi e il sostegno a coloro che desiderano aprire nuove attività”. Infine, far sì che Carpi sia “davvero una città dello sport, grazie a una manutenzione regolare degli impianti e la realizzazione di un palazzetto capace di richiamare grandi manifestazioni”. E dopo aver lanciato una stoccatina ai Civici, che paiono essere i “più buoni di tutti a differenza dei politici cattivi”, Annalisa Arletti non ha risparmiato critiche a una sinistra sempre più lontana dai bisogni reali della cittadinanza.
“Sono cresciuta in una città in cui se non eri di sinistra non eri cool, non eri presentabile… ebbene oggi quella sinistra non esiste più. E’ totalmente staccata dalle esigenze della gente e perde terreno, voti… Sono consapevole della responsabilità che ho ma sono altrettanto certa che vi sia un tempo per ogni cosa e questo è il tempo di cambiare”.
Jessica Bianchi