Giorgio Perlasca e il Lions Club Carpi Host si rincontrano dopo 20 anni: era il 2003 quando presso il Museo al Deportato si aprì una mostra antologica su Giorgio Perlasca, ‘Giusto tra le Nazioni’, dal titolo Il silenzio del Giusto e in quella occasione il Lions Club Carpi Host si occupò della stampa del catalogo della mostra.
20 anni dopo, giovedì 29 febbraio, si è tenuto l’incontro col figlio Franco e la nuora Luciana, prima in un meeting per i soci e poi con più di 400 ragazzi delle scuole medie di Carpi, Novi e Rovereto presso il Cinema Corso.
Coinvolgente, profondo ma sempre semplice e umile il racconto “dell’avventura” – così è stata definita – che ha visto attore principale Giorgio Perlasca che tra l’ ottobre del 1944 e il gennaio del 1945 è riuscito a mettere in salvo più di 5000 ebrei nella citta di Budapest spacciandoci per un diplomatico spagnolo. Agisce da solo. Spesso di impulso davanti a queste persone inermi. Invece di fuggire quando ne avrebbe la possibilità rimane e rischia. A chi gli chiede perché lo ha fatto la risposta è “voi cosa aveste fatto al mio posto?”. Rientra in Italia, dove ha una moglie che lo aspetta, e per 40 anni non dice nulla a nessuno fino a quando due sopravvissuti bussano alla sua porta. La sua “avventura” diventa pubblica. Oggi la Fondazione Perlasca presieduta dal figlio Franco si impegna a fare conoscere a tutti, ma soprattutto ai giovani, questa azione a favore degli ebrei ungheresi. Giovedì 29 febbraio anche 400 ragazzi di Carpi hanno ascoltato per due ore questo racconto e hanno tempestato di domande i due coniugi. “Giusto tra le nazioni” Perlasca come due cittadini di Carpi Don Dante Sala e Odoardo Focherini. Giusti e non eroi come altri 700 italiani che non si sono voltati dall’altra parte.