Impara a donare

Crescono i donatori di Avis a Carpi e i nuovi iscritti sono per la metà giovani con meno di 25 anni (GUARDA IL GRAFICO). Per la prima volta le donazioni di plasma (3.164 nel 2023 con un aumento di 293 donazioni rispetto all’anno precedente) hanno superato quelle di sangue (2.865). Arianna Soragni, presidente Avis Carpi , sfata i pregiudizi più diffusi

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Festa del Donatore 2023

Crescono i donatori di Avis a Carpi e i nuovi iscritti sono per la metà giovani con meno di 25 anni. “Il dato più rilevante – spiega la presidente Avis Carpi Arianna Soragni – è il saldo positivo degli associati. Da parecchi anni era negativo ma nel 2023 è nuovamente positivo: la differenza tra chi ha smesso di donare per raggiunti limiti di età o motivi di salute e le nuove leve segna +111 unità. Non solo. Sono state 390 le nuove iscrizioni all’Avis e per la metà si tratta di giovani tra i 18 e i 35 anni e 105 hanno meno di 25 anni (42 maschi e 63 femmine)”. C’è di che essere soddisfatti.

CHI SONO I DONATORI PER ETA’

Sospesa nel periodo pandemico, è ripresa l’attività di Avis nelle scuole superiori e la sensibilizzazione nell’ambito dell’educazione civica nelle classi quarte e quinte ha portato i  suoi frutti. “E’ stata attivata anche una collaborazione con le società sportive grazie alla quale è stata ulteriormente diffusa la cultura del dono e tanti atleti maggiorenni sono diventati donatori Avis. Ci sono poi iniziative consolidate come il Trofeo Avis, manifestazione sportiva che coinvolge gli istituti superiori di Carpi, e dall’anno scorso è tornata anche la gara di sci grazie ai nostri sponsor”.

Arianna Soragni

I timori più comuni

Resta la paura degli aghi il principale timore delle nuove generazioni così come la vista del sangue. Il fatto che l’ago per il prelievo del sangue sia leggermente più grande può generare qualche timore ma “tanti di loro hanno tatuaggi e basta sdrammatizzare per superare l’esitazione della prima volta” racconta Arianna. A proposito di tatuaggi e percing, secondo le indicazioni del Ministero della Salute è possibile donare a patto di aspettare quattro mesi dopo averli fatti: questo intervallo di tempo permette di verificare che non  si sia contratta alcuna infezione. In occasione della donazione si verifica anche lo stile di vita tenuto nel periodo precedente per escludere il rischio di malattie sessualmente trasmissibili e in classe coi più giovani si fa chiarezza sull’uso di droghe leggere: un uso occasionale di cannabinoidi non è una preclusione assoluta ma può comportare un’eventuale sospensione temporanea della donazione.

Come si diventa donatori

Per la prima donazione devi avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, uno stile di vita sano e un peso superiore ai 50 kg. La presidente Soragni spiega che l’idoneità viene accertata attraverso un prelievo, un elettrocardiogramma, una visita medica  e un colloquio con il direttore sanitario.

L’importanza di donare il plasma

“Lo scorso anno – racconta Arianna – è stata condotta una campagna informativa a livello provinciale rivolta ai donatori Avis per sensibilizzare alla donazione di plasma e i risultati non si sono fatti attendere: per la prima volta le donazioni di plasma (3.164 nel 2023 con un aumento di 293 donazioni rispetto all’anno precedente) hanno superato quelle di sangue (2.865). Il plasma è fondamentale perché non viene usato solo in ambito clinico per i pazienti ma anche per la produzione industriale di farmaci”

Sara Gelli

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