All’insegna del tema “Dalla tradizione all’innovazione partendo dalla conoscenza del territorio carpigiano”, si è svolta anche quest’anno al Liceo Fanti di Carpi dal 3 febbraio l’International Week, l’iniziativa di scambio culturale che da anni coinvolge gli studenti delle classi terze. Ospiti presso le famiglie carpigiane, i ragazzi e le ragazze di istituti superiori di Polonia, Olanda e Romania, in tutto una quarantina, hanno potuto sperimentare la quotidianità italiana, conoscere il sistema scolastico e scoprire le bellezze del territorio. Inevitabile l’uso dell’inglese per l’intera durata della Settimana Internazionale, opportunità unica per immergersi nella lingua al di fuori delle lezioni in classe.
Molteplici gli eventi degli di nota organizzati da studenti e docenti del Liceo Fanti con il coordinamento della prof.ssa Maura Bergonzoni in un contesto di Peer Education in cui si sono messi in gioco i ragazzi più grandi oltre ai docenti.
Una caccia al tesoro dei luoghi tipici di Carpi attraverso una app ideata dalla 5G col supporto della prof.ssa Annovi ha guidato i ragazzi stranieri fino al Liceo dove sono state formate le squadre che hanno partecipato, durante i giorni successivi, a una serie di workshop sul tema “Innovazione e transizione” declinato in ambito musicale, cinematografico e della chimica alimentare. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Vallauri e alla disponibilità delle docenti Lara Pozzetti, Silvia Barletta e Rita Di Nauta, una squadra è stata accolta nel laboratorio del corso di moda per il workshop Am Used Fashion per realizzare accessori nuovi recuperando tessuti, vestiti e i bottoni ideati dai ragazzi e creati con la stampante digitale insieme al prof. Pietro Parretta. Linda Oliviero di Recuperandia ha illustrato il prezioso lavoro del negozio di via Montecassino a Carpi dove, grazie al recupero e al riuso, le cose acquistano una nuova vita e gli studenti si sono messi all’opera per ricavare una shopping bag colorata da vecchie camicie ma hanno anche imparato i primi rudimenti di digital fashion utilizzando il computer per concepire capi d’abbigliamento.
Partendo dall’assaggio dei formaggi e dei prodotti tipici del territorio come l’aceto balsamico, nel workshop dedicato alla chimica degli alimenti gli studenti sono stati guidati dalla prof.ssa Sabrina Malmusi e dal prof. Vezzani, assaggiatore Onaf, quindi conoscitore tecnico e rigoroso testimone della realtà casearia, nell’analisi chimica per approdare alla cucina molecolare. Hanno lavorato alla produzione di un brano musicale composto con l’ausilio dell’AI gli studenti che hanno scelto il workshop dedicato alla musica condotto dal prof. Emanuele Dallari mentre sono partiti dallo studio degli effetti speciali di Georges Méliès per riprodurre il trucco della sostituzione nelle riprese di un film gli studenti che hanno partecipato al workshop sul cinema.
Sara Gelli