Scienziate che raccontano altre scienziate all’ora del tè

Scienzatè: Storie di donne geniali tra un biscotto e l'altro. E’ questo il titolo del ciclo di incontri che partirà domenica 18 febbraio, alle 17, all’interno degli spazi del Polo Tecnologico Universitario di via Corbolani, sede distaccata di Unimore. Quattro appuntamenti rivolti a tutta la cittadinanza e dedicati ad altrettante studiose che hanno rivoluzionato il mondo scientifico e la storia del Novecento. Le protagoniste saranno Katherine Johnson, Margherita Hack, Jane Goodall e Rita Levi Montalcini.

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Scienzatè: Storie di donne geniali tra un biscotto e l’altro. E’ questo il titolo del ciclo di incontri che partirà domenica 18 febbraio, alle 17, all’interno degli spazi del Polo Tecnologico Universitario di via Corbolani, sede distaccata dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Quattro appuntamenti rivolti a tutta la cittadinanza e pensati per “diffondere in modo stimolante, divulgativo e non convenzionale contenuti su cui riflettere. Un modo – spiega la ricercatrice del Dipartimento di Scienze della Vita di Unimore, nonché referente scientifica della rassegna, Giulia Santunione – per portare stimoli e conoscenza al di fuori delle mura universitarie. Un evento che si inserisce dunque perfettamente all’interno della cosiddetta Terza Missione di ricercatori e docenti universitari: la divulgazione scientifica infatti è uno strumento di promozione culturale, scambio di conoscenze e occasione di dibattito tra il mondo universitario e gli altri attori del territorio, tra cui le scuole, il terzo settore e le imprese”. L’idea di Scienzatè nasce tra i membri di inco.Scienza, associazione modenese di divulgazione scientifica con oltre dieci anni di esperienza maturati sul campo. La formula è accattivante: studiose che racconteranno la storia straordinaria e affascinante di quattro scienziate che hanno “rivoluzionato il mondo scientifico e la storia del Novecento all’ora del tè”, prosegue Giulia Santunione, vicepresidente di inco.Scienza.

Un approccio caldo e innovativo per “discutere insieme di argomenti solo apparentemente ostici ma che in realtà possono fungere da stimolo soprattutto per i giovani che desiderano affacciarsi a un percorso di tipo scientifico”.

Ogni domenica pomeriggio verrà raccontata la storia di una donna, dei successi conseguiti e degli ostacoli superati in un mondo fatto di uomini, dove il pregiudizio la faceva da padrone e la parità di genere era un’utopia. 

Ad aprire la rassegna saranno la vita e le gesta di Katherine Johnson, matematica, fisica e informatica che contribuì allo sviluppo dell’aeronautica statunitense e ai programmi spaziali, già dal primo utilizzo dei computer elettronici digitali da parte della Nasa (18 febbraio, alle 17, insieme ai due ingegneri ambientali Maria Giulia Medici e Serena Artioli. A seguire le protagoniste saranno la matematica e fisica Margherita Hack (25 febbraio, alle 178, insieme a Nicoletta Incerti, matematica) e Jane Goodall, etologa inglese che ha esplorato il mondo della natura concentrandosi sullo studio dei primati in Africa e che ha dato un contribuito fondamentale anche ad altre discipline quali l’antropologia e la psicologia (3 marzo, alle 17, insieme alle biologhe Ilaria Stradi e Giulia Santunione). A chiudere il ciclo di incontri sarà invece la storia di Rita Levi Montalcini, pilastro della Neurobiologia nonché grande esempio di umanità (10 marzo, alle 17,  insieme a Veronica Righi ricercatrice Unimore in Neuroscienze). Scienzatè è patrocinata da Fondazione Cassa di risparmio di Carpi, Città di Carpi, Università di Modena e Reggio Emilia e CarpInScienza, il festival organizzato dagli istituti superiori carpigiani e coordinato dalla professoressa Nadia Garuti.

Jessica Bianchi

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