Al centro cinofilo IbridaMente si entra in contatto profondo con il proprio cane

Rossella Setti, istruttrice cinofila dal 2011, ha fondato IbridaMente, un centro cinofilo e asilo-pensione per cani dove il fulcro dell'educazione ruota attorno alla corretta comunicazione tra cane e umano. “Il nostro è un approccio cognitivo zooantropologico che parte dal presupposto che la persona deve porsi in ascolto del proprio cane per instaurare con lui un rapporto che funzioni”.

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Rossella e Mattia

Un approccio educativo diverso da quelli del passato che non si basa sul sistema di stimolo e risposta ma che pone le basi per una relazione consapevole ed una comunicazione efficace a partire dall’ascolto dei segnali che il cane invia e dall’indagine della sua essenza. È ciò che propone Rossella Setti, educatrice cinofila dal 2011 ed esperta in Zooantropologia, nel suo centro cinofilo IbridaMente fondato nel 2016 e con sede in via Rocchini n°2, una traversa di via Cavata, insieme al compagno Mattia Polisena. “In pratica non usiamo le coercizioni del vecchio addestramento ma nemmeno dobbiamo riempire il cane di premi per insegnargli le cose. Il mio obiettivo è che la persona impari realmente a comunicare con il suo cane”.

Perché hai scelto il nome IbridaMente?

“IbridaMente indica una mentalità ibrida tra quello che siamo noi e quello che è l’altro: in questo caso il cane. È il piano d’incontro per una convivenza felice fatta di comprensione reciproca.  Il mio approccio è sistemico-relazionale, basato cioè sulla conoscenza eteologica del cane, della specifica comunicazione e del rispetto dei suoi bisogni.  Con i cuccioli e i soggetti in età evolutiva il percorso è un vero e proprio indirizzo di crescita e sviluppo caratteriale e sociale, ma mi occupo anche e soprattutto della riabilitazione di cani adulti problematici e di difficile gestione. In generale, però, il mio obiettivo personale e professionale è principalmente quello di insegnare alle persone a relazionarsi appieno con il proprio cane inteso come un soggetto con i suoi bisogni ed interessi verso il mondo”.

Quali sono le differenze sostanziali rispetto all’ormai superato metodo addestrativo?

“La differenza principale parte dal presupposto che l’apprendimento è bilaterale, ovvero non è solo il cane che deve imparare come comportarsi, ma sono anche i suoi conviventi/proprietari che devono apprendere a relazionarsi correttamente con lui, interpretando correttamente i suoi segnali e comportamenti per poterlo guidare al meglio. La comunicazione più autentica ed efficace è infatti basata su una conoscenza reciproca. Spesse volte i cani cominciano a sviluppare dei problemi comportamentali perchè chi se ne occupa non conosce realmente i loro bisogni e le loro attitudini. Chi pensa che basti un giardino per soddisfare i bisogni fisici ed emotivi del cane sbaglia. Per crescere e vivere in modo equilibrato il cane ha sempre bisogno non solo di un ambiente idoneo ma anche di una relazione appagante, ossia dobbiamo dedicargli del tempo e dobbiamo farlo nel modo giusto. La caratteristica peculiare del nostro asilo e pensione per cani è che i cani sono liberi tutto il giorno in compagnia di altri cani, e possono vivere l’esperienza di socializzare con i propri simili in un parco recintato di 8000 mq, in cui i nuovi cani vengono inseriti in maniera graduale, e dopo apposita valutazione, in un gruppo formato da cani guida con grandi competenze sociali che li possono aiutare, pur mantenendo spazi apposta separati dedicati a cani che necessitano ancora di percorsi individuali o che hanno difficoltà motorie”.

Avete altri progetti per il futuro?

“Stiamo per comprare altri 7000 mq di terreno agricolo che recinteremo e in cui pianteremo nuovi alberi per creare un parco ancora più grande da offrire ai nostri ospiti. Per il resto il nostro obiettivo è sempre quello di continuare a fare in modo che il rapporto tra cani e umani sia positivo e consapevole. Il miglior modo sarebbe quello di porre le basi fin da subito, prima ancora di adottare il cane, grazie ad una consulenza pre-adozione, ma non è mai troppo tardi: possiamo migliorare la relazione con il nostro cane anche quando questo è già adulto”. 

Chiara Sorrentino