Tocca alla prosa, sabato 20 al Comunale, e con un grande allestimento: il Tartufo di Molière diretto da Jean Bellorini, co-prodotto da Teatro di Napoli e Teatro Nazionale Popolare di Villeurbanne (Francia), di cui Bellorini è direttore. Lo spettacolo segna un doppio ritorno: quello del geniale drammaturgo francese, che mancava da sei stagioni e quello dell’attrice carpigiana Betti Pedrazzi, a sua volta assente da un po’ nel teatro cittadino.
In scena una schiera di validi attori – Federico Vanni, Gigio Alberti, Teresa Saponangelo e Ruggero Dondi fra gli altri – in una versione posticipata ai tempi moderni, con la traduzione di Carlo Repetti, che in dicembre è stata portata in tournée in Francia. Spiega la produzione: “Bellorini, riecheggiando l’oscura messa in scena di Macha Makeïeff, presenta uno spettacolo divertente e vorticoso. Ma soprattutto, lui che non ha mai messo in scena Molière, si lancia in quest’avventura con un cast quasi tutto italiano”.
Tartufo, ci ricordano le note dell’allestimento, “è la satira più feroce che sia mai stata scritta contro l’ipocrisia dove l’autore, attraverso la perversità del protagonista, intese colpire l’ipocrisia e il moralismo fanatico ostentato da molti personaggi influenti a corte, coinvolgendo anche le pratiche religiose e i fedeli”. Con un umorismo immediato e dirompente per “affermare la necessità di una ribellione: la denuncia degli eccessi della Chiesa, l’identificazione della cultura e della conoscenza come armi per combattere la paura di una nuova società, la critica alla mediocrità umana”. Questa volta l’azione si svolge in una grande cucina, con personaggi tipici della commedia all’italiana: “Con loro, assistiamo a un fallimento collettivo. Ma la forza della vita e il rinnovamento aprono uno spiraglio nell’oscurità. E la risata è un’arma contro la stupidità”.
Sabato sipario alle ore 21:00, domenica 21 replica alle ore 16:00.